Enel: Procedimento poco trasparente

in Comunicati stampa
ENEL: IL PROCEDIMENTI POCO TRASPARENTE NEL COLLOCAMENTO PRIVATO DEL TESORO AD UN POOL DI BANCHE, PROCURA DANNI INGENTI AI PICCOLI AZIONISTI, GIA? DURAMENTE PROVATI DAL CALO DEL TITOLO! L?INTESA DEI CONSUMATORI HA CALCOLATO CHE IN 4 ANNI (DAL 2.11.1999 AD OGGI), IL TITOLO ENEL SI E? DEPREZZATO IN BORSA DEL 35 PER CENTO! ANCHE NEL COLLOCAMENTO DEL 7 PER CENTO DEL TITOLO ENEL, IL GOVERNO SCEGLIE LA TRATTATIVA PRIVATA PER BASTONARE MILIONI DI AZIONISTI! In una lettera inviata al presidente della Consob Lamberto Cardia, l?Intesa dei Consumatori ha chiesto di accertare le procedure, poco trasparenti ed oscure, che hanno portato il ministero dell?Economia a collocare la seconda tranche dell?Enel, pari al 7 per cento circa, ad un consorzio di banche mediante trattativa privata, che hanno determinato una consistente flessione del titolo in borsa, sommata al calo superiore al 10 per cento registrata nel giugno scorso quando un?azione Enel quotava oltre 6 euro. L?Intesa dei Consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori), nel ricordare che le azioni Enel, collocate a 4,30 euro a circa 4 milioni di piccoli azionisti nell?ottobre 1999, hanno subito perdite rilevanti dal 2 novembre 1999 (giorno della quotazione sui mercati di Milano e New York) pari al 35 per cento circa, stigmatizza i comportamenti adottati per penalizzare ulteriormente il solito ?parco buoi? con la caduta del titolo per effetto di una sovrabbondanza dell?offerta da parte di banche particolarmente avide nel realizzare i profitti a spese dei risparmiatori. Le azioni Enel infatti, collocate a 4,30 euro, sono state raggruppate dagli originari pacchetti di 500 azioni alle attuali 262,quindi con un prezzo pari a 8,19 ad azione, con una perdita pari a 2,76 euro che ha generato,agli attuali prezzi di borsa, minusvalenze pari al 35 per cento circa. L?Intesa dei Consumatori, nel chiedere quali siano state le procedure adottate nella trattativa privata ed i criteri di scelta delle banche per alienare quote consistenti di beni pubblici, se non avrà risposte sufficientemente chiare ed esaurienti ,si riserva ulteriori iniziative per tutelare azionisti e risparmiatori massacrati dalle banche e da distratte autorità di vigilanza troppo attente a salvaguardare gli interessi del potere economico a danno dei consumatori.

30/10/2003

Documento n.3525

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