E' LA VOLTA DI BANCA CARIGE? CONTINUA LO STILLICIDIO.

in Comunicati stampa

Nel settembre 2013, il  Secolo XIX informava che le ispezioni di Bankitalia in Carige avevano “confermato la presenza di estese lacune nei sistemi di governo e controllo con conseguenze sulla gestione dei rischi”.

In un comunicato stampa successivo, Adusbef  “meravigliata dal repentino deterioramento dei conti di Banca Carige” suggerì a  Bankitalia  di adottare la stessa misura posta in essere per  Banca delle Marche, con un  commissariamento trimestrale che evitasse ulteriori sorprese nei conti dell’istituto di credito ed eventuali ricadute negative su azionisti e depositanti”.

«Non c'è un problema di vulnerabilità del sistema bancario italiano», sosteneva il Governatore Ignazio Visco da Washington nel 2014. Le preoccupazioni estere sulle banche italiane erano ingiustificate per quattro motivi: la presenza di «una vigilanza molto attenta da parte dell'autorità di supervisione»; l'assenza di esposizione su rischi legati ai derivati; l'accumulo di «extra profitti» disponibili «per far fronte alle deficienze di capitale» e, infine, un «capitale è stato accresciuto dal 6% al 10-11% di adesso.

 

A luglio di quest’anno, banca Carige ha proceduto a “sostituire” le obbligazioni subordinate in mano ai clienti, con obbligazioni senior alle condizioni (massacranti ) riportate dalla tabella seguente:

I bond subordinati Carige interessati alla conversione

Fonte Repubblica del 29 settembre 2017

Titoli

Emittente

Serie

ISIN

Ammontare in circolazione (euro)

Prezzo di scambio (% del nominale)

 

 

 

 

 

Consegna dei Titoli Subordinati con voto favorevole entro la Early Instruction Deadline(1)

In tutti gli altri casi

Tier I

Banca Carige S.p.A.

416 - €160 milioni 8,338% "Perpetual Tier I Junior Subordinated Notes due 2018"

XS0400411681

160.000.000

30

25

Tier II

Banca Carige S.p.A.

525 - €200 milioni 7,321% "Lower Tier II Subordinated Notes due 2020"

XS0570270370

200.000.000

70

65

Banca Carige S.p.A.

511 - €50 milioni 5,7% "Lower Tier II Subordinated Notes due 2020"

XS0542283097

50.000.000

70

65

Banca Carige S.p.A.

389 - €100 milioni floating rate "Lower Tier II Subordinated Notes due 2018"

XS0372143296

100.000.000

70

65

 


Nei piani della banca, supervisionati da BCE, questo scambio di qualità delle obbligazioni era il primo dei tre pilastri del rafforzamento di capitale di Carige voluto dalla Bce, seguito dall’aumento di capitale da 560 milioni e da cessione di asset.

Oggi, sembra incrinarsi il secondo pilastro del piano di risanamento di banca Carige: aumento di capitale in alto mare e titolo sospeso in borsa.

Il Mef è preoccupato  per l’effetto domino che si creerebbe se la Carige dovesse ricorrere al bail-in. Ma tale preoccupazione dimostra che i problemi del sistema bancario italiano non si sono risolti con le “sistemazioni” di MPS, Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara: la pervicace insistenza che ha caratterizzato le dichiarazioni rassicuranti degli ultimi anni da parte di Bankitalia e del Mef ha avuto il solo effetto di rimandare i problemi, aggravandoli.

“Ci si continua a vantare del bassissimo costo, per lo stato e per i contribuenti italiani,  richiesto per risolvere alcuni casi devastanti di crolli di banche nostrane – ha dichiarato il presidente di Adusbef Antonio Tanza – ma si consideri che il meccanismo ha trasferito sulle finanze delle famiglie gli oneri necessari a finanziare il superamento delle crisi. I clienti Carige, ai quali furono appioppate obbligazioni subordinate, hanno rimesso almeno il 30% del capitale investito, con punte del 70 % nel caso di possessori di obbligazioni "Perpetual Tier I Junior Subordinated Notes due 2018". Ancora una volta – continua Tanza – i guasti generati da banchieri improvvisati e famelici, sono pagati a suon di miliardi di euro dai cittadini (azionisti, obbligazionisti e correntisti) capitati a tiro di quei banchieri. Ancora una volta, l’areticolo 47 della Castituzione viene violato.  Non ci meritiamo – conclude Tanza – questo sistema creditizio e queste autorità di controllo”.

La Segreteria

Roma, 17-11-2017

17/11/2017

Documento n.10626

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