E’ IMMORALE CHE BANKITALIA E BCE, DIFENDANO 100 MILIARDI RISERVE AUREE; FRUTTO DEI SACRIFICI DEGLI ITALIANI, PREDICANDO BENE E RAZZOLANDO MALE.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI: CIASCUN NEONATO, NASCE CON UN DEBITO PUBBLICO,ARRIVATO A 1.901,9 MILIARDI EURO, DI 31.700 EURO,CHE GRAVA PER 90.565 EURO SU OGNI FAMIGLIA ! E’ IMMORALE CHE BANKITALIA E BCE, DIFENDANO 100 MILIARDI RISERVE AUREE; FRUTTO DEI SACRIFICI DEGLI ITALIANI, PREDICANDO BENE E RAZZOLANDO MALE. Il nuovo record del debito delle pubbliche amministrazioni, che è arrivato al nuovo massimo storico di 1.901,9 miliardi con un aumento di 4,4 miliardi rispetto al mese precedente, con un gravame di 31.700 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti,di ben 90.565 euro per ogni famiglia, è colpa di tutti i governi che si sono succeduti, che dagli anni settanta hanno attivato politiche di allegre spese senza perseguire la parità dei bilanci e che lasciano in eredità anche ai nascituri un fardello di oltre novantamila euro. Bankitalia e Bce,che con i loro diktat dettano le loro condizioni all’Italia, come le banche con le clausole vessatorie nei contratti di durata,veri e propri ricatti sulla politica economica di macelleria sociale, pensioni, dismissioni e privatizzazioni che ricorda lo stile Goldman Sachs delle precedenti svendite del patrimonio pubblico spacciate per privatizzazioni, non possono continuare a difendere dai loro dorati fortini l’intangibilità delle riserve auree che devono essere vendute per ripianare parte del debito pubblico,producendo effetti deflattivi sull’oro, che ha raggiunto livelli storici attirando investimenti sul maggior bene rifugio, sottratto agli investimenti produttivi. La crisi sistemica, prodotta dall’avidità dei banchieri e dagli omessi controlli delle autorità vigilanti, le stesse che dopo aver tollerato gli eccessi di una finanza criminale fatta di derivati e di OTC pari a 12 volte il Pil mondiale (630.000 miliardi di dollari) e che ha mangiato l’economia reale, dettano le ricette errate di lacrime e sangue addossate alle famiglie, non può essere pagata soltanto dai lavoratori e dai ceti più deboli. La Bce, la cui credibilità agli occhi dei risparmiatori è pari alle screditate agenzie di rating, ha il dovere di togliere il veto sull’intangibilità delle riserve auree per consentirne la dismissione di almeno il 25 per cento, come hanno già fatto tutte le altre nazioni europee,contribuendo al risanamento delle finanze pubbliche, correggendo le sue ultime errate decisioni di aumentare i tassi di riferimento dello 0,25% per contenere un’inflazione che non esiste ferma al 2,7%, vera e propria benzina sul fuoco della speculazione che ha finito di strangolare le nazioni più in crisi come la Grecia, metta come primo punto all’ordine del giorno della prossima riunione, la riduzione del tasso di riferimento di almeno lo 0,75%, per far respirare i consumatori e le imprese indebitati per effetto di una politica monetaria sbagliata. Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

12/08/2011

Documento n.9012

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