DRAGHI NON PUO’ CONTINUARE A FINANZIARE LE BANCHE CON PRESTITI LTRO,AGGRAVANDO CRISI: FINANZI LE IMPRESE ! BANCHE ITALIANE INVESTENDO IN BTP,HANNO LUC

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

BCE: ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE E’ DIABOLICO ! DRAGHI NON PUO’ CONTINUARE A FINANZIARE LE BANCHE CON PRESTITI LTRO,AGGRAVANDO CRISI: FINANZI LE IMPRESE ! BANCHE ITALIANE INVESTENDO IN BTP,HANNO LUCRATO 5,08 MLD EURO ANNUI DA LTRO.

    La locuzione latina “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”, tradotta letteralmente, significa "commettere errori è umano, ma perseverare [nell'errore] è diabolico", frase entrata nel linguaggio comune, come aforisma con il quale si cerca d'attenuare una colpa, un errore, purché sporadico e non ripetuto, attribuita (anche se non letteralmente) ad un'espressione di Sant’Agostino, dovrebbe far riflettere il presidente della Banca Centrale Europea  Mario Draghi, che oggi al Parlamento Ue, oltre a prendere le distanze dalla Troika, ha cercato di rassicurare i mercati garantendo la disponibilità della Bce pronta, se necessario, a usare altre misure, anche un'altra operazione LTRO (finanziamento illimitato alle banche).

   Adusbef e Federconsumatiori ricordano l’utilizzo dei finanziamenti Long term refinancing operations (Ltro), con cui l’Eurotower ha immesso nel sistema oltre mille miliardi di liquidità ad un tasso dello 0,75%, nella speranza di lenire il credit crunch, utilizzato dalle banche italiane per fare cassa acquistando i titoli di Stato ed aggravando in tal modo la crisi delle piccole e medie imprese, costrette a licenziare per mancanza di liquidità.

    Le banche italiane infatti, che hanno ricevuto 270 miliardi di prestiti triennali dalla Bce al tasso dello 0,75% (al secondo posto dopo le banche spagnole con 300 miliardi), nelle famose aste di liquidità del dicembre 2011 e febbraio 2012, utilizzate al 90% per acquistare i titoli di Stato, senza che finora abbiano restituito nulla a Francoforte, a differenza delle banche di altri paesi che avevano ripagato in anticipo 263,6 miliardi, oltre un quarto del totale, compresa la Spagna che ha reso 46 miliardi sui 120 aggiudicati durante la prima Ltro, hanno strozzato le piccole e medie imprese con il rifiuto dei prestiti, ipotecando in tal modo ripresa produttiva e uscita dalla crisi.

   Nei dodici mesi terminati a febbraio 2013 dai prestiti LTRO, le banche italiane hanno puntato decisamente sui titoli di Stato, aumentando la loro esposizione di circa 74 miliardi di euro (+24,3%), con uno stock di 378 miliardi rispetto a 304 miliardi dell’anno precedente; crescita minore delle altre istituzioni finanziarie, che hanno aumentato i loro portafogli titoli di Stato del 15,8%,portandoli a 347 miliardi dai 300 di 12 mesi prima; ancora meno di Bankitalia, che a febbraio 2013 aveva Bot,Btp,Cct,e Ctz per 96,891 miliardi, il 6,1% in più di un anno prima.

   Secondo il bollettino della Banca Centrale italiana infatti, nei portafogli delle banche,  della Banca d'Italia, ed altre istituzioni finanziarie (Fondi, Sim, assicurazioni,società finanziarie,ecc.)  ci sono così  822,6 miliardi di euro, contro 695,566 di un anno prima, con un incremento di ben 127 miliardi di euro sottratti alle attività produttive, dato che il mestiere delle banche non è quello di speculare con i titoli di Stato ma di  raccogliere il denaro per impiegarlo con oculatezza vagliando attentamente la meritorietà del credito. Le banche hanno pagato alla Bce su questi 127 miliardi investiti in titoli di Stato, 952,5 milioni di euro l’anno di interessi, ma incassato cedole per 6,0325 miliardi di euro, lucrando in tal modo 5,08 miliardi di euro netti da Btp a tassi del 4,75-5,25%.

   Il presidente della Bce Mario Draghi, è liberissimo di elargire ulteriori prestiti triennali alle banche a tassi di affezione, ma se avesse realmente a cuore le sorti dell’Europa e volesse realmente contribuire a combattere la cattiva congiuntura dei paesi più in crisi, dovrebbe far arrivare 1.000 miliardi di credito al tasso dello 0,75% direttamente all’economia reale, bypassando l’intermediazione parassitaria e la manomorta delle banche, specie quelle italiane, che supportate da Bankitalia, fungono da palla al piede a qualsiasi speranza di ripresa produttiva.

 

                                                     Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

 

Roma,23.9.2013

23/09/2013

Documento n.9488

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK