DPEF: LE MANI DEL GOVERNO NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI !

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DELL’INTESA DEI CONSUMATORI DPEF: LE MANI DEL GOVERNO NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI ! TRA TICKET,CARO SPIAGGIA,BLOCCO FINESTRE PENSIONISTICHE E STANGATA SUL RISPARMIO,LA DOPPIA MANOVRA DEL GOVERNO COSTERA’ 605 EURO A FAMIGLIA ! Dopo la “manovrina” di correzione della finanza pubblica pari ad oltre 7 miliardi di euro ed i maggiori oneri richiesti –tra l’altro- a banche ed assicurazioni, che stanno provvedendo a scaricare sulle polizze e sui conti correnti, il DPEF ipotizzato dal Governo che mette le mani nelle tasche degli italiani,comporterà aumenti pari a 605 euro a famiglia. Ecco come. 120 EURO A FAMIGLIA LA “MANOVRINA”: Dopo aver negato per 2 anni la gravità del bilancio dello Stato, tenuto in piedi con espedienti da finanza creativa,il Governo ha varato una prima mini-stangata di aggiustamento dei conti pubblici le cui ricadute erano state calcolate per 120 Euro a famiglia (37 € per i servizi bancari, 38 € per quelli assicuratici, 15 € per l’effetto trascinamento dell’inflazione sui tabacchi, 30 € per i tagli agli enti locali che si ripercuoteranno sui cittadini attraverso la fiscalità locale e il taglio ai servizi sociali). 115 EURO A FAMIGLIA TICKET E CARO DEGENZA: Si prevedono 2,5 miliardi di euro (1,5 di gettito; 1 miliardi di euro di risparmio sul deficit sanitario). Il ticket nazionale pari a 4 euro per confezione fino a un massimo di 8 per ricetta. 500 milioni di euro verrebbero dall’introduzione di un ticket sulla degenza: 80 milioni di giornate di degenza nel 2002, comporterebbero un pagamento di 6,22 euro a giornata,oppure in alternativa un ticket medio per ricovero di 38,61 euro. 285 EURO A FAMIGLIA LE MAGGIORI TASSE SUL RISPARMIO (OBBLIGAZIONI E TITOLI DI STATO) Dopo aver aumentato dell’800 per cento (dallo 0,25 al 2 per cento) l’imposta sui finanziamenti a medio e lungo termine sui mutui (con il madornale errore di prevedere un incasso di 617,5 milioni,mentre in realtà ne incasserà soli 108 milioni di euro,con 509,5 milioni di euro in meno),il Governo dopo l’inganno della mancata approvazione della legge sul risparmio “tradito”,tanto per “aiutare i risparmiatori” prevede di stangarli ulteriormente portando le tasse sugli interessi dal 12,5 al 23 per cento, dando il contentino illusorio di diminuire la ritenuta sui conti correnti (che non rendono più nulla,ossia lo 0,86 per cento lordo, il rendimento di 1.324 miliardi di euro di depositi bancari e postali secondo l’ultimo bollettino di Bankitalia). 5,7 miliardi di euro in più il saldo previsto. 85 EURO A FAMIGLIA LA TASSA SUL CARO SPIAGGIA: Data la vocazione turistica dell’Italia il Governo,aumentando a 2 miliardi di euro il gettito sulle concessioni demaniali,cerca di dare un colpo definitivo all’industria turistica italiana mettendocela tutta per far dirottare gli stranieri verso spiagge del Mediterraneo meno care e più attrezzate. Il caro ombrellone,che ha visto rincari anche del 100 per cento negli ultimi 3 anni con il pretesto dell’euro,subirà aumenti del 600-700 per cento,con buona pace degli spremuti lavoratori e pensionati che stringono la cinghia per sopravvivere. E mentre il Governo mette le mani nelle tasche degli italiani con 605 euro di maggiori oneri,professa ottimismo da tutti i pori con le previsioni, contenute nel DPEF, di un tasso di inflazione programmata all’1,5 per cento nel 2005 (base di calcolo per i rinnovi dei contratti e per la politica dei redditi falcidiati),con un costo del barile che non arretra ed una stretta monetaria della Fed superiore all’1 per cento nel 2004 (di analoga misura nel 2005),che le banche italiane (tanto per cambiare) stanno già anticipando con un rincaro dei tassi attivi e dei costi dei servizi bancari. Intesaconsumatori continua a chiedere un DPEF che liberi risorse ingenti nel magma grigio dell’elusione e dell’evasione fiscale; un taglio delle spese militari certamente meno necessarie delle spese per il welfare; che completi le liberalizzazioni nei settori strategici per le tasche delle famiglie con abbattimenti consistenti di prezzi e tariffe; che preveda un parziale risarcimento delle spese delle famiglie con un bonus fiscale pari a 1.000 euro per i redditi fino a 20.000 euro,unico strumento in grado di allargare i redditi delle famiglie certamente impiegati per far ripartire i consumi popolari,unico motore per la crescita dell’economia

27/07/2004

Documento n.4064

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