DIGITALE TERRESTRE, DAI CONSUMATORI UN APPELLO: NON COMPRATE I DECODER SE NON VOLETE DIVENTARE CAVIE DA LABORATORIO DI ESPERIMENTI GOVERNATIVI !

in Comunicati stampa
COMUNICATO CONGIUNTO ADUSBEF - FEDERCONSUMATORI DIGITALE TERRESTRE, DAI CONSUMATORI UN APPELLO: NON COMPRATE I DECODER SE NON VOLETE DIVENTARE CAVIE DA LABORATORIO DI ESPERIMENTI GOVERNATIVI ! LA RELAZIONE ODIERNA DEL GARANTE CHELI NON SCIOGLIE IL NODO DELL’UTILITA’ DEL DIGITALE,CHE IL GOVERNO VUOLE FAR PASSARE COME UNA RIVOLUZIONE DEL PROSSIMO FUTURO,MENTRE IN REALTA’ SI APPELESA SEMPRE PIU’ COME UNA GRANDISSIMA BUFALA PER UTENTI COSTRETTI NEL 2007 A GETTAR VIA TUTTI GLI APPARECCHI TELEVISIVI, PER FAR SPAZIO A UNA TECNOLOGIA A PAGAMENTO, CHE NON AGGIUNGE NULLA A QUANTO OFFRE IL PANORAMA TELEVISIVO ITALIANO. L’odierna relazione del Prof Cheli,presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni,non ha sciolto il nodo del digitale terrestre imposto dal Governo anche mediante finanziamenti di decoder che non si sa bene se saranno funzionanti tra 3 anni,o dovranno essere buttati via. I dubbi, le perplessità e le preoccupazioni conseguenti al varo della famigerata legge Gasparri sono stati conclamati dalle dichiarazioni del Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle TLC che oggi nella rituale Relazione annuale al Parlamento alla Presenza del Capo dello Stato Ciampi, ha sostanzialmente ribadito quello che da tempo sostengono le associazioni dei consumatori. In sostanza si ribadisce che il digitale terrestre è “una rivoluzione” che nulla aggiunge a quanto oggi dà il panorama televisivo italiano. In cambio i consumatori dovranno sborsare un sacco di quattrini per comprare il decoder, far modificare le impostazioni dell’antenna (ovviamente da un tecnico qualificato), e infine gettar via i propri apparecchi televisivi domestici che saranno incompatibili col nuovo standard, mentre dal 2007 dovranno sborsare quattrini se vorranno vedere la televisione. Se anche i decoder attualmente in vendita saranno obsoleti e dovranno essere sostituiti, si concretizza un’autentica truffa a danno dei consumatori costretti a pagare per vedere anche programmi che dovrebbero essere garantiti dal servizio universale, diretta semplicemente a giustificare il mantenimento di quella situazione abusiva denunciata sin dal 1994 dalla Corte Costituzionale di monopolio televisivo, di gravissima concentrazione di testate e reti televisive in un una sola mano, ignota persino ai regimi più autoritari, che un Parlamento ormai completamente asservito ai voleri e agli interessi di un uomo solo hanno suggellato con una legge che dovrà essere immediatamente abrogata non appena cambierà la composizione dell’organo legislativo. L’unico modo per evitare che si compia questo misfatto è non farsi tentare dall’acquisto di un bene tanto inutile quanto ignominiosamente pubblicizzato. Occorre da parte dei consumatori resistere alle lusinghe del calcio sul digitale terrestre che ha visto la farsa di Mediaset girare un pacco di milioni di euro al Milan in una sorta di scandalosa partita di giro. Adusbef e Federconsumatori ritenendo che il compito di un’autorità di garanzia non sia soltanto quello di chiedere ulteriori finanziamenti e di battere cassa ad ogni relazione,ma anche quello di tutelare la collettività dall’abuso di posizione dominante nella raccolta pubblicitaria,pari all’87 per cento del duopolio Sipra e Publitalia che sta soffocando la carta stampa,ritengono che l’attuale Autorità che ha rinnovato un consiglio nazionale degli utenti con criteri arbitrari,distintosi più per la tutela delle imprese che in quella dei diritti degli utenti,e che non sanziona gli abusi delle aziende nel settore dei servizi a valore aggiunto non richiesti nel settore della telefonia fisa,difficilmente sarà rimpianta dai consumatori.

09/07/2004

Documento n.4032

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