DERIVATI: BANCHIERI ALLA SBARRA PER VENDITA TITOLI TOSSICI. ADUSBEF,CHE FA APPELLO AD ALTRE PROCURE PER INCHIESTE, SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE.

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COMUNICATO STAMPA

DERIVATI: BANCHIERI ALLA SBARRA PER VENDITA TITOLI TOSSICI. ADUSBEF SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE.

   Adusbef, grata ai magistrati con la schiena dritta (come Michele Ruggiero, lo stesso che ha condotto l'azione contro le agenzie di rating e sulla manipolazione del tasso Euribor), che dopo approfondite indagini giudiziarie chiamano a giudizio i banchieri che hanno spacciato derivati tossici, tramite gli avv. Antonio Tanza (Foro di Lecce), Lucio Golino (Foro di Roma), Marisa Costelli (Foro di Milano), Cecilia Ruggeri (Foro di Torino, Giulio Caselli (Foro di Firenze) si costituirà parte civile a tappeto in tutti i processi penali.    In questi ultimi anni, troppe banche (con il diretto concorso della Banca d’Italia e della Consob), hanno spacciato contratti swap di copertura, che invece di garantire gli interessi delle imprese dai rischi suui tassi o sui cambi, sono stati strutturati in modo da garantire gli esclusivi profitti delle banche ed i connessi bonus ed incentivi dei funzionari spacciatori.    Adusbef quindi ha già preparato le carte per la costituzione di parte civile, nel processo pendente alla procura di Trani, che nei giorni scorsi aveva iscritto nel registro degli indagati il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa SanPaolo, Giovanni Bazoli, l'ex ad della banca, Corrado Passera, insieme ad altre 13 persone, nell'ambito di un'indagine su alcuni strumenti finanziari messi sul mercato dalla banca tra il 2004 e il 2008. In quel caso, per l'accusa la banca avrebbe fatto sottoscrivere strumenti derivati swap a un imprenditore che aveva acceso un mutuo, garantendogli che avrebbero permesso una copertura dal rischio di variazione del tasso di interesse variabile.    Analoga costituzione sarà proposta contro i vertici Bnl, accusati dai Pm della Procura di Trani, di aver utilizzato, tra il 2008 ed il 2012, "con condotte artificiose commissive e/o comunque omissive", condizioni per la negoziazione di contratti derivati di tipo swap, inducendo i dipendenti delle filiali territoriali della banca a farli sottoscrivere alla clientela. Contratti dannosi per il cliente e favorevoli solo per Bnl, determinando condotte di truffa pluriaggravata e continuata. In particolare, il reato contestato riguarda derivati swap per 3 milioni di euro fatti sottoscrivere nell'ottobre 2008 da funzionari della filiale di Corato (in provincia di Bari) di Bnl ad imprenditori della società Malo srl. I titoli hanno provocato - secondo la pubblica accusa - un danno economico all'impresa stimato in circa 600mila euro.    Adusbef auspica che anche altre Procure della Repubblica, che hanno ricevuto gli esposti denunce, possano arrivare a concludere le indagini rinviando a giudizio i banchieri ed i loro comportamenti seriali di truffa continuata ed aggravata, a danno della clientela.

  

23/01/2014

Documento n.9609

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