Decreto Fiscale: Renzi che resuscita sotto mentite spoglie Equitalia (chiamandola Agenzia Entrate - Riscossione), nuoce gravemente alla lotta all'evasione fiscale, ai minimi col suo governo

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Comunicato Stampa 


 

Decreto Fiscale: Renzi che resuscita sotto mentite spoglie Equitalia (chiamandola Agenzia Entrate - Riscossione), nuoce gravemente alla lotta all'evasione fiscale, ai minimi col suo governo 


 


 

A 9 giorni dall'iper pasticcio della manovra finanziaria fantasma, varata dal Governo Renzi il 15 ottobre 2016 senza alcun testo scritto, se non quello illustrato dalle solide slide a misura di Tg e telecamere, ieri è stato firmato il decreto fiscale, che resuscita sotto mentite spoglie Equitalia denominata Agenzia Entrate- Riscossione, posto sotto il controllo diretto del ministero dell'Economia, e prevede di recuperare  4,3 miliardi di euro per dare copertura alla manovra, con 2 miliardi (invece di 4) dalla rottamazione delle cartelle e circa 2,2 dalla stretta sull'Iva. 

La voluntary disclosure, che doveva far recuperare 2 MLD di euro, dalla regolarizzazione di capitali detenuti illecitamente all’estero o in Italia, non viene eppure stimata, sarà ad impatto zero nei conti delle entrate, forse per il tardivo ravvedimento di un premier, che nuoce gravemente alla lotta all'evasione fiscale con i suoi provvedimenti quali: a) l'aumento del limite del contante da 1.000 a 3.000 euro; b) l'innalzamento triplicate delle soglie di non punibilità penale per i reati di evasione fiscale passati da 50 a 150.000 euro; c) il colpo di spugna sull'abuso di diritto, per salvare i grandi evasori fiscali; d)il caos dell'Agenzia delle Entrate, dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che nel marzo 2015 ha annullato perché illegittimi, gli avanzamenti di carriera di 800 dirigenti dell'Agenzia delle Entrate. Un caos fiscale che rischia di ripetere, con il trasferimento di 7.920 dipendenti da Equitalia all'Agenzia delle Entrate, la cui veste giuridica contrattuale di tipo privatistico, non è proprio analoga ai rapporti che regolano il pubblico impiego.

Infatti il premier Renzi, che fa pubblico vanto sui mass media ed in TV a reti unificate, di aver recuperato 14,9 MLD di euro nel 2015, la più alta somma mai registrata nella lotta all'evasione fiscale, in deroga agli obiettivi fissati di 15 miliardi, ne ha recuperati meno di 10,9 miliardi, analogamente a quanto recuperato nel 2010 dal Governo Berlusconi.

Basta spulciare la Relazione sull'Economia Sommersa e l'Evasione Fiscale, alla nota di aggiornamento del Def, per comprendere che i provvedimenti fiscali, adottati dal Governo Renzi, invece di produrre un recupero dell'evasione, hanno avuto un effetto contrario e devastante, che oltre a produrre un danno alle pubbliche Entrate, hanno prodotto una beffa, verso i contribuenti onesti che pagano le tasse e continueranno ad essere perseguitati da un fisco vessatorio, sia di Equitalia che dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione, spuntata come Araba Fenice, dal cilindro del Mago Renzi, i cui dati economici e fiscali, sono più forti e potenti della sua raffinata,  seppur dozzinale propaganda.

                                                                                            Elio Lannutti (Adusbef)

Roma,23.10.2016

 


 

24/10/2016

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