DEBITO:GRAVA PER 35.250 EURO SU OGNI ITALIANO.GOVERNO “TECNICO MONTI”,HA AUMENTATO DEBITO DI 128,904 EURO IN 17 MESI,CON LASCITO 8.221 EURO A FAMIGLIA

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

DEBITO PUBBLICO: 35.250 EURO A CARICO OGNI ITALIANO CON INCREMENTO, DA PARTE GOVERNO DEL “TECNICO MONTI”, DI 128,904 EURO IN 17 MESI,CHE OLTRE AI RINCARI, E’ TASSA OCCULTA DI 2.163 EURO. AMMONTA A 8.221 EURO A FAMIGLIA (2.850 EURO RINCARI PREZZI E TARIFFE) LASCITO GOVERNO MONTI

    Il Governo del “tecnico Mario Monti”, ha generato un aumento del debito pubblico di 128,904 miliardi in 17 mesi, da fine novembre 2011 ( 1.912,389 miliardi) ad aprile di quest’anno (2.041,293 miliardi, ultimo dato fornito da Bankitalia sull’ammontare del debito pubblico), pari a circa 7,5 miliardi di aumento medio mensile, il peggior risultato rispetto a tutti i governi che l’hanno preceduto dal 1996.   L’incremento del debito per 128,904 miliardi di euro generato dal governo Monti ha prodotto per i cittadini italiani (59,6 milioni) un aumento del carico pro capite pari a +2.163 euro, una vera e propria tassa occulta inflitta dal Governo, il peggiore nella storia della Repubblica per aver sistematicamente saccheggiato le tasche delle Pmi e dei consumatori ed ha reso loro la vita impossibile.    Ognuna delle 24 milioni di famiglie italiane (dati Istat) ha dovuto subire con l’aumento del debito nei 17 mesi di Governo Monti, una stangata occulta di 5.371 euro addossata alle nuove generazioni, che sommati ai rincari, aumenti e ritocchini registrati in tutti i settori, dalle banche alle assicurazioni, alle bollette del gas ed energia, ai servizi idrici ed alla tassa sui rifiuti, monitorati nel periodo da Adusbef e Federconsumatori attestati a 2.850 euro, ammonta a ben 8.221 euro.      Per ridurre il debito pari a 34.250 euro a carico di ogni cittadino italiano, non bastano più le chiacchiere e le promesse dei Governi di turno, ma occorre un piano di contenimento, cominciando a tagliare veramente costi e sprechi nascosti all’interno della spesa pubblica, che è pari a 810 miliardi di euro nel 2013, oltre alla vendita del patrimonio immobiliare ed all’oro e riserve della Banca d’Italia, costituendo un vero e proprio atto criminale navigare nell’oro, mentre la povera gente si continua a suicidare per la falcidia dei posti di lavoro, per la pressione fiscale elevatissima o per l’assenza di speranza nel futuro.

                                                                         Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

14/06/2013

Documento n.9427

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