Da "Il Giornale di Brescia" (9.11.2003). L?inchiesta sulla Bipop: in due anni raccolte 80mila pagine di documenti e testimonianze

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Da "Il Giornale di Brescia" (9.11.2003).
L?inchiesta sulla Bipop: in due anni raccolte 80mila pagine di documenti e testimonianze.

Due anni esatti: dall?ottobre 2001 all?ottobre 2003. Tanto è durata l?inchiesta sulla Bipop, la banca un tempo sugli scudi della New Economy, che ha bruciato i risparmi di migliaia di investitori. Tutto è iniziato con un esposto dell?Adusbef. E da allora i sostituti procuratori Silvia Bonardi e Antonio Chiappani hanno raccolto una documentazione che costituisce un fascicolo di oltre 80mila pagine. Una maratona di interrogatori, raccolta di testimonianze e reperimento di documentazione: alla fine 45 le persone indagate. La storia dell?intera vicenda è ricostruita in un ampio servizio in cronaca. Le tappe dell?indagine giunta a conclusione a fine ottobre con 45 persone indagate

Era settembre del 2001 quando una signora, chiamando il giornale, in lacrime disse, «i miei risparmi non valgono più nulla» ed alla domanda sulle ragioni per cui si fosse fidata del suo consulente disse «sa, al sacerdote si confessano i peccati, al direttore di banca si affidano i risparmi, mi aveva sempre fatto guadagnare qualcosa». La battuta era di quelle che si sentono spesso in giro, un luogo comune, che tuttavia diceva chiaramente cosa stava accadendo e le ragioni per cui molti piccoli risparmiatori s?erano affidati a consulenti della vecchia Bipop commercialmente aggressivi che per un certo tempo li avevano anche ricompensati. La storia della fine della vecchia Bipop ormai era incominciata. Poche giornate più tardi, il 17 ottobre 2001, a registro viene iscritto dalla Procura della Repubblica l?esposto denuncia dell?Adusbef - l?Associazione difesa utenti servizi bancari e finanziari - e l?inchiesta della magistratura prende il via. Ora, con l?avviso agli indagati della conclusione delle indagini preliminari, a disposizione degli avvocati e degli indagati da alcuni giorni ci sono ottantamila pagine di documenti. Raccolte in quale modo? Questo il cammino di due anni di indagine. Quella della vecchia Bipop è una vicenda giudiziaria iniziata nell?autunno 2001: il 24 ottobre, il presidente Adusbef rilascia ai magistrati le informazioni di cui è a conoscenza e lo stesso giorno i giudici acquisiscono gli elenchi riepilogativi degli incarichi rivestiti nel consiglio d?amministrazione e nel collegio sindacale. Il 31 ottobre il titolo della vecchia Bipop Carire viene sospeso in Borsa e, contestualmente, il procuratore Tarquini ordina l?esibizione dei documenti inerenti la sospensione del titolo che ha iniziato la sua caduta. A metà novembre 2001 i giudici acquisiscono un dossier dal Cerved (la banca dati della Camera di commercio che raccoglie ed elabora i bilanci delle imprese e degli organi sociali) cui segue un secondo esposto Adusbef alla Procura di Reggio Emilia. Negli stessi giorni la Procura autorizza il noleggio degli apparati per intercettazione telefoniche e ambientali, dopo che nelle stesse giornate sono state effettuate perquisizioni e sequestri ed acquisiti tabulati telefonici; tra i documenti della Procura bresciana entrano documentazioni inerenti consiglieri e sindaci della banca, società controllate dalla vecchia Bipop, società che con Bipop avevano rapporti. Il 2001 si conclude con la raccolta di una serie di spontanee dichiarazioni, con l?annotazione delle conversazioni telefoniche intercettate all?inizio di dicembre e con un primo accorpamento dei documenti e dei risultati delle ispezioni di Banca d?Italia; intanto perquisizioni, sequestri di documenti ed acquisizioni di nuovi elementi continuano. Il 28 dicembre 2001 Consob (organo pubblico di vigilanza sulle società di Borsa) trasmette le istruttorie svolte dall?Ufficio regole contabili e dall?Ufficio informativa emittenti quotati, ai fini dell?eventuale potere d?impugnativa ai bilanci di esercizio e consolidato di Bipop Carire (vecchia) e della trimestrale 2001. Lo stesso giorno, sempre Consob (Commissione nazionale per le società di Borsa), trasmette «un?analisi circostanziata» dell?andamento del titolo Bipop Carire. Natale 2001, pausa; le indagini riprendono e il 23 gennaio la Procura di Brescia entra in possesso di una relazione del perito De Luca sull?acquisizione di Entrium, la banca online tedesca acquistata dalla vecchia Bipop. Continuano le acquisizioni di informazioni sugli indagati, vengono effettuate nuove perquiszioni e sequestri, la Procura fa sequestrare documenti sui rapporti tra Bipop e società che in qualche modo hanno avuto rapporti con la banca bresciana-emiliana. Dal 21 febbraio 2002 alcuni consiglieri rendono dichiarazioni spontanee, mentre il 6 maggio i pm Chiappani e Bonardi presentano una richiesta di riqualificazione di alcune fattispecie di reato. Il 4 giugno, tra i documenti in mano alla Procura, entra la bozza di piano industriale di integrazione (mai giunta a conclusione) tra Bm e Bipop, mentre il 3 giugno sono acquisite dai giudici le copie delle pagine dei libri delle assemblee del 16 maggio 2002. Nell?estate 2002 migliaia di pagine di documenti vanno ad aggiungersi a quelli raccolti nel primo anno d?inchiesta, per la quale il 18 dicembre 2002 i pm Chiappani e Bonardi inoltrano al Gip richiesta di proroga (che verrà concessa). Nella primavera 2003 al dossier accusatorio si aggiungono i verbali di assunzione di sommarie informazioni sui consiglieri della vecchia Bipop, quindi le annotazioni di polizia giudiziaria sulle società che hanno fornito consulenze alla vecchia Bipop, poi gli accertamenti patrimoniali nei confronti degli indagati e dei loro famigliari, successivamente la relazione informativa sulle vicende dell?immobile di piazza Durante a Milano, oltre ai documenti della voce di bilancio della vecchia Bipop sulle spese per acquisto servizi professionali, sui rapporti bancari intrattenuti dagli organi sociali e dai dirigenti con Bipop (fidi, gestioni privilegiate) ed infine la relazione del perito su «talune fattispecie emergenti dal bilancio d?esercizio 2000, dalla relazione semestrale 2001 e dal bilancio 2001 della Bipop» (vecchia). Nell?estate scorsa i giudici ricevono dai periti le relazioni sull?acquisizione di Entrium, sull?acqusizione di alcune società tra cui iBourse e Banque Harwanne, sulla capitalizzazione di fatture emesse sui costi d?acquisto di Entrium e Bipop Espana, sull?acquisizione di Bankpyme, sull?operazione Dnm Inferentia, oltre - infine - alla relazione sulla valutazione nei bilanci della vecchia Bipop di Fin Eco Holding. Cisalpina previdenza, Fineco merchant, Reimmobilare. Il 29 ottobre la conclusione delle indagini. (r. cr.)

10/11/2003

Documento n.3551

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