Da MiaEconomia (16/02/2004). Usa, fondo pensione col buco

Da MiaEconomia (16/02/2004). Usa, fondo pensione col buco Un buco da 50 milioni di dollari provocato dalla gestione capestro degli amministratori corrotti del fondo pensione dei dipendenti pubblici della Pennsylvania. E? questa l?ultima novità in tema di scandali che arriva dagli Stati Uniti. Tutte la magagne sono uscite allo scoperto nello scorso anno in occasione del cambio ai vertici del fondo. I nuovi amministratori, infatti, hanno trovato una situazione finanziaria deficitaria con l?impellenza di pagamenti per le pensioni in scadenza per circa 12 milioni di dollari. A quel punto il meccanismo che ha portato sull?orlo del collasso il fondo che gestisce le pensioni di insegnanti, dipendenti pubblici e pompieri della Pennsylvania è stato svelato. Si tratta di un sistema diffuso tra i fondi pensione degli States. In pratica, per la nomina dei gestori dei fondi si svolgono delle vere e proprie elezioni sponsorizzate dalle società interessate a vedere poi i propri uomini ai vertici del fondo. Gli sponsor, quindi, cercano di metter persone di fiducia nei settori che contano per poi poterli gestire come meglio credono. Spesso e volentieri accade, infatti, che gli stessi fondi investano nelle società sponsorizzatrici senza dare grande importanza alla redditività dell?investimento. Ma il giro truffaldino non finisce qui. Gli stessi gestori, infatti, approfittando della benevolenza degli sponsor si assegnavano premi fuori da qualsiesi logica di mercato. Così da un mix di investimenti compiacenti e favoritismi del caso è nato il buco da 50 milioni di dollari. La Sec, l?authority che vigila sui mercati americani aveva già puntato il dito contro la tendenza dei fondi pensione a stelle a strisce a ?finanziare? le società sponsorizzatrici delle campagna elettorali. La Consob statunitense aveva in pratica proposto di escludere per almeno due anni dagli investimenti dei fondi pensione tutte le società sponsorizzatrici delle campagne elettorali. Gli amministratori locali si sono schierati compattamente contro questo divieto. E adesso tutti i nodi vengono al pettine.

16/02/2004

Documento n.3774