DA ADUSBEF TOSCANA. BANCHE: TRASPARENZA E CONCORRENZA
COMUNICATO STAMPA DI ADUSBEF TOSCANA BANCHE: TRASPARENZA E CONCORRENZA Firenze, 4 ottobre 2004 L’ADUSBEF deve necessariamente informare che, nonostante i richiami del Governatore della Banca d’Italia Fazio e di autorevoli autorità, le banche continuano nel tenere alti i costi del denaro e dei servizi, anzi continuano negli aumenti! Basta consultare la Gazzetta Ufficiale. Il Presidente della Banca Popolare di Milano ha detto che non sono necessari interventi del Governo, ma è necessaria “trasparenza e concorrenza”! Certo che coraggio: perché la Banca Popolare di Milano non procede ad una diminuzione dei costi per dare un segnale concorrenziale? La verità è che le banche si fanno “concorrenza” aumentando in serie tassi e spese. Citiamo per tutti la Banca Cassa di Risparmio di Firenze che ha dichiarato a proposito dell’addebito di un euro per ogni rendicontazione trimestrale “ci siamo messi in linea con le altre banche”. Il Presidente dell’ADUSBEF Caselli ha dichiarato che vanno benissimo trasparenza e concorrenza, purché siano effettive. La trasparenza si deve basare su notizie chiare e certe: chi può consultare la Gazzetta Ufficiale? Fra i clienti forse lo 0, 0001 per mille. Quando le condizioni cambiano, prima di applicarle, devono essere comunicate ai clienti, e non ad applicazioni avvenute. Così i clienti potranno decidere se continuare o cambiare banca. Caselli continua dicendo che “anche per la concorrenza in uno stato ad economia libera, le banche non devono seguire le indicazioni della loro associazione ABI, che praticamente annulla la concorrenza. Siano veramente libere di praticare condizioni eque e soddisfacenti e di rispettarle! Perché il Signor Mazzotta Presidente della BPM, che chiede “trasparenza e concorrenza” non agisce liberamente senza lacci e laccioli dell’ABI, e che tante volte è soltanto una scusa per non cambiare?”04/10/2004
Documento n.4164