Da Adusbef-Toscana: Anatocismo. Clamorosa sentenza contro le banche.

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA DI ADUSBEF-TOSCANA CLAMOROSA SENTENZA CONTRO LE BANCHE L’ADUSBEF comunica una grande vittoria: le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, cioè l’organo al vertice della magistratura, ha stabilito con sentenza del 4 novembre 2004 l’illegittimità dell’anatocismo sui conti correnti bancari. Questo significa che le banche dal 1952 fino al 1999 hanno percepito interessi non dovuti, illeciti. L’ADUSBEF ricorda che ha sempre affermato senza riserve l’illiceità di prelevare sui conti correnti gli interessi sugli interessi. “In poche parole, dichiara Giovanni Caselli, Presidente dell’ADUSBEF Toscana, le banche, di fronte a un cliente che ad esempio doveva pagare milioni di interessi sul conto corrente , riportavano questi interessi a debito, prelevando ulteriori interessi. In questo modo moltissimi clienti, soprattutto imprese, si sono trovati a pagare a fine anno , enormi cifre per interessi, con conseguenze rovinose. L’ADUSBEF ha sempre invitato i clienti vittime di questo sistema a richiedere il denaro prelevato ingiustamente. Si augura una sollecita definizione delle cause in corso. L’ADUSBEF infine ricorda che il termine per richiedere gli interessi e i danni subiti è di dieci anni precedenti al 1999, quando è entrata in vigore la nuova legge che in pratica abolisce le regole a favore delle banche. BANCHE: A COSA SERVONO GLI APPELLI DI CIAMPI E FAZIO? Sembra che gli appelli di Ciampi, Fazio e altre autorità sul dovere delle banche ad un comportamento serio, trasparente, attento al risparmio e al controllo delle spese addebitate ai clienti, cadano nel vuoto, anzi! L’ADUSBEF denuncia, fra gli altri, il comportamento della Cassa di Risparmio di Pisa. Fin da gennaio fu contestata la vendita non regolare di bond argentini a un associato ADUSBEF. La Cassa di Risparmio di Pisa rifiutò qualsiasi accordo e il risparmiatore assistito e guidato dall’ADUSBEF citò in giudizio la suddetta banca. All’udienza tenuta a giugno, anche su consiglio del giudice, fu raggiunto un accordo scritto fra le parti. La Banca doveva a quel punto pagare. Sono passati oltre quattro mesi e la Cassa di Risparmio di Pisa, nonostante i solleciti, rifiuta di pagare. Cosa aspetta? Si è pentita della decisione presa? L’ADUSBEF deve ancora una volta segnalare il comportamento della C.R. Firenze di fronte agli obbligazionisti Cirio; le loro domande vengono respinte, oppure vengono offerte soluzioni inaccettabili. L’ADUSBEF sta pensando a citazioni collettive per ottenere i rimborsi richiesti e dovuti.

08/11/2004

Documento n.4241

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