Da Adusbef-Marche -"CANONE RAI": NON SI DEVE PAGARE PER LE SECONDE CASE

in Comunicati stampa
Sede Regionale – Regione Marche "CANONE RAI": NON SI DEVE PAGARE PER LE SECONDE CASE Innanzitutto bisogna fare una precisazione importante: il canone Rai è oramai diventato, formalmente e sostanzialmente, una ’tassa di possesso per la detenzione di apparecchi atti o adattabili a ricevere onde radio televisive’. Trattandosi di un’imposta sul possesso o sulla detenzione dell’apparecchio, il ’canone’ deve essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore o dalla scelta delle emittenti televisive. Lo sapevate, però, che in base alla legge 223/1990 se si è titolari di più abitazioni dove vi siano degli apparecchi televisivi si è tenuti al pagamento di un solo canone Rai? Se avete, dunque, più di un’abitazione ed, erroneamente, avete pagato, dal 1990 in poi, la tassa di possesso per ognuna di queste case avete il diritto di chiedere il rimborso. Se pagate la tassa per più abitazioni da meno di tre anni dovrete richiedere un accredito, quindi uno storno sulle fatture successive; se, invece, ripetete l’errore da più di tre anni potete fare richiesta di rimborso: vi verranno rimborsati gli importi relativi alle tasse pagate per ogni abitazione diversa da quella primaria. Più facile a dirsi che a farsi, come dimostra l’avventura di un consumatore che ci ha segnalato il caso in esame: tale consumatore è titolare di due case e per dieci anni ha pagato erroneamente due tasse di possesso all’anno. Accortosi dell’errore, ha ovviamente richiesto il rimborso, come peraltro indicato dal call center ’RispondeRai’ (tel. 199.123000). A distanza di mesi il rimborso non è ancora arrivato. Non solo. Nel frattempo, acquista una terza casa e la Rai puntualmente gli invia delle richieste di abbonamento senza considerare che, essendo già titolare di un abbonamento, e avendone comunque pagato un secondo non dovuto per dieci anni, l’azienda non ha alcun diritto di avanzare una richiesta di questo tipo nei confronti del proprio cliente. Ma questa considerazione è, tutto sommato, marginale: si sa che spesso gli archivi e i data base non sono così aggiornati ed efficienti come ci si potrebbe aspettare, così conviene sempre chiarire formalmente la propria posizione. Il consumatore, protagonista della disavventura, lo fa, scrupolosamente. Invia per ben due volte una raccomandata alla Rai facendo presente di non essere tenuto al pagamento della tassa di possesso relativa all’apparecchio televisivo per la terza casa acquistata e sollecitando il rimborso di quanto pagato erroneamente per dieci anni. Il risultato è disarmante: nessuna risposta in merito al rimborso e nuova richiesta di abbonamento per la terza casa. Dopo aver contatto telefonicamente la Rai è emerso che accade spesso che la Rai stessa invii ripetutamente le lettere di richiesta di abbonamento, anche a persone che non sono tenute a pagare. Dettaglio, questo, che era comunque emerso in una delle passate informative di altri consumatori Il consiglio è quello di rispondere formalmente alla prima di queste comunicazioni, e di ignorare quelle successive. Responsabile Regionale: Avv. Floro Bisello - Via Sabbatini n.8 - 61100 Pesaro Tel. 0721.370823 - Fax 0721.376042 - Cell.: 368.3771916

03/12/2004

Documento n.4295

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