CRISI: VODAFONE RINCARA LE TARIFFE FINO AL 77% STANGANDO I CONSUMATORI

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COMUNICATO STAMPA

CRISI: VODAFONE RINCARA LE TARIFFE FINO AL 77% STANGANDO I CONSUMATORI



    Mentre la crisi morde l'economia reale, l'Istat registra una caduta del Pil ad un meno 2,3% nel 2012, la disoccupazione tocca i massimi storici,la domanda interna è in caduta libera, i consumi frenano e gli italiani intaccano le loro riserve di risparmio per poter vivere, importanti aziende di telefonia aumentano le tariffe fino al 77% per alcuni profili, infischiandosene del disagio reale dei consumatori, con l'aggravante del gioco delle tre carte.
   Vodafone infatti, l’operatore di telefonia mobile inglese, ha previsto tra il 5 Novembre e fine anno la rimodulazione tariffaria di una decina  di profili d’offerta  di propri clienti. Si tratta in realtà di un notevole aumento delle tariffe che per alcuni profili raggiunge il  77 % . Fin qui si potrebbe pensare che il tutto rientra  nelle prerogative di una società privata, alla quale non corre l’obbligo  considerare  l’attuale  contesto di crisi economica in cui le famiglie non riescono ad arrivare alla fine del mese, oppure  che l’aumento delle tariffe di Vodafone vanno in generale  ad aggiungersi ad altri  aumenti  avvenuti recentemente.
   In realtà quello che si contesta nel caso specifico è la modalità con cui Vodafone comunica ai propri clienti l’aumento notevole delle tariffe utilizzando espedienti  poco chiari e trasparenti che trasformano l’obbligo informativo in una vera e propria promozione  premio a vantaggio del consumatore, camuffando i reali contenuti della nuova rimodulazione tariffaria e quindi del nuovo rapporto contrattuale.
    Alle modifiche tariffarie/contrattuali, viene infatti , contemporaneamente, dato grande risalto alla promozione dell’offerta FREE SUNDAY TUTTI, in cui i clienti, oggetto di rimodulazione delle tariffaria,  possono attivare gratuitamente, per  parlare gratis  senza limiti con tutti i numeri di rete fissa e mobile ogni domenica per 12 Mesi, offuscando furbescamente che  nei giorni feriali il costo delle telefonate aumentano in modo sconsiderato.
Solo per citare alcuni esempi *:

Vodafone Simply                Prima                                     Dopo
-chiamate verso tutti         15,1cent/min – scatti di 30’’       18,9cent/min-scatti di 60’’
-scatto alla risposta         15,1 cent                                18,9 cent
-Sms                         15,1 cent                                17,9 cent

Autoricarica Chiama

-chiamate verso tutti   19,2 cent/min – scatti di 30’’       21,9 cent/min-scatti di 60”
-scatto alla risposta     16,1cent                              20,9 cent.
-Sms                        10,1 cent.                              17,9 cent.

Vodafon Italy                
-chiamate verso tutti  12,1cent/min vs Voda-               12,9cent/min vs Voda
                        40,3 cent/min vs Altri Op.mob     44,9cent/min vs AOM
A scatti di 30’’                       A scatti di 60’’
-scatto alla risposta        16,1 cent                               18,9 cent
-Sms                        10,1 cent                               13,9 cent
*fonte articolo ”La Repubblica del 4 Nov.2012

 Vodafone informa i propri Clienti con un SMS   poco   chiaro  e  ingannevole che recita:    
“Dal 05/11 Vodafone aggiorna il tuo piano tariffario. Inoltre ogni domenica chiami gratis tutti i numeri. Chiama 42593 per attivare la promo, info e recesso gratis”.Anche le info sul numero dedicato sono poco trasparenti: «Benvenuto dal 25 nov ‘12 saranno modificate alcune condizioni economiche del tuo piano  Vodafone Senza Scatto. Inoltre puoi attivare gratuitamente la FREE Sunday TUTTI per parlare GRATIS  senza limiti con tutti i numeri di rete fissa e mobile ogni domenica per un anno senza canone. Se hai ricevuto sms e vuoi attivare la FREE SUNDAY TUTTI premi.
   La normativa prevista dalle Autortà competenti AGCOM /AGCM, nel caso in cui  ci sia il repricing impone all’operatore telefonico l'obbligo di informare preventivamente la clientela coinvolta dal mutamento delle condizioni economiche, concedendo agli utenti il diritto di recedere senza penale e costi di disattivazione (art. 70 comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche).
   Tale informativa alla clientela deve essere effettuata con un preavviso non inferiore a 30 giorni indicando: 1) nuove condizioni economiche; 2) data di entrata in vigore (“a partire da..”); 3)-     modalità per esercitare il diritto di recesso. Non a caso le operazioni di Repricing e le relative modalità comunicazionali sono state già  in passato oggetto di alcuni procedimenti sia da parte dell’AGCOM che dell’AGCM. Da una analisi effettuata,risulta infatti che per AGCM l’informativa sul repricing deve essere effettuata utilizzando un canale di comunicazione che garantisca la piena conoscibilità, al cliente coinvolto, del mutamento delle condizioni contrattuali. In caso di clientela     Prepagata mobile l’unico strumento che garantisce il contatto certo è l’SMS mentre per la clientela post pagata è la fattura. L’informazione a mezzo SMS o Fattura deve essere chiara e completa.  Le comunicazioni a  mezzo stampa e internet non hanno capacità integrativa degli sms e delle fatture ovvero non possono garantire in maniera certa il contatto diretto con ogni singolo consumatore.
 Per AGCOM la generica informazione su organi di stampa e/o su sito non può essere considerata quale adempimento agli obblighi regolamentari che richiedono una specifica notifica al cliente (es SMS). L’SMS deve soddisfare le esigenze informative imposte dal codice che sono: a) adeguatezza del preavviso (almeno 30 gg); b) contestuale dovere di informare il cliente sulla possibilità di recedere con indicazione delle relative modalità.
    Adusbef e Federconsumatori, nello stigmatizzare comportamenti poco trasparenti di Vodafone, chiedono che Antitrust ed Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni intervengano per evitare stangate tariffarie incompatibili con la drammatica crisi che interessa le famiglie.

                                                         Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Roma,6.11.2012

 

06/11/2012

Documento n.9275

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