Crisi: nuova occupazione e sviluppo del Paese. È questo il patto che gli italiani vorrebbero.

in Comunicati stampa

Comunicato Stampa

20 luglio 2015

 

Crisi: nuova occupazione e sviluppo del Paese. È questo il patto che gli italiani vorrebbero.

 

 

Quando si discute di tagli alle tasse e di riduzione della pressione fiscale non abbiamo alcuna obiezione, anzi, non possiamo che apprezzare un intervento che vada in questa direzione.

Prima di qualsiasi altra misura, però, vorremmo che fosse garantita ai cittadini la definitiva cancellazione delle clausole di salvaguardia, che non devono scattare per alcun motivo.

Il rischio sarebbe immenso e potrebbe trascinare verso il tracollo l'intero sistema economico, dal momento che l'entrata in vigore di tali clausole comporterebbe, a regime, tra ricadute dirette ed indirette, un aggravio di ben +842 Euro annui a famiglia.

Garantire il mancato scatto degli aumenti di IVA e accise è necessario, ma non è certo sufficiente per rilanciare l'economia.

"Il vero regalo che gli italiani vorrebbero da un patto con il Governo è la creazione di nuove opportunità di lavoro per i loro figli, per i loro nipoti, che oggi sono completamente sfiduciati e senza alcuna prospettiva." - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Per questo è indispensabile destinare i fondi a disposizione del Governo per la realizzazione di un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda:

- il rilancio degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo (in primis per la banda larga, che Italia registra un livello di arretratezza impressionante),

- lo stanziamento dei fondi per la modernizzazione e la messa in sicurezza degli edifici pubblici (a partire da scuole ed ospedali),

- l'avvio di un serio piano per la valorizzazione dell'offerta turistica nel nostro Paese, in special modo in vista del periodo estivo e degli importanti eventi di cui il nostro Paese sarà protagonista (Giubileo e Matera Capitale della Cultura).

Sono questi i veri interventi da cui ripartire per dare nuovo slancio allo sviluppo, all'occupazione e dare nuovo ossigeno alla domanda interna.

Visto il capitalismo poco coraggioso che caratterizza il nostro sistema economico e vista la sua scarsa iniziativa, sosteniamo la necessità di costituire un fondo pubblico per lo sviluppo, utilizzando anche (solo per queste motivazioni) il ricavato della vendita di parte delle risorse auree (15-20%). 

20/07/2015

Documento n.10148

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK