CRISI: CONSUMATORI E RISPARMIATORI MASSACRATI DA OMESSA VIGILANZA, IMPARINO A DIFFIDARE PREDICHE DI BANKITALIA E LECTIO MAGISTRALIS GOVERNATORE VISCO
COMUNICATO STAMPA
CRISI: CONSUMATORI E RISPARMIATORI MASSACRATI DA OMESSA VIGILANZA, IMPARINO A DIFFIDARE DALLE PREDICHE DI BANKITALIA E GOVERNATORE VISCO
I consumatori e risparmiatori massacrati da politiche economiche recessive del governo Monti e dai crack finanziari ed industriali che hanno falcidiato il sudato risparmio, stanno imparando a diffidare delle lectio magistralis del Governatore di turno di Bankitalia, che predica bene e razzola male. Quale lezione magistrale può offrire ai giovani un Governatore di Bankitalia come Visco, che ha chiesto maggiori poteri che aveva già e non ha utilizzato sui poteri attribuiti dal Testo Unico Bancario sulla sana e prudente gestione del credito e del risparmio, che non ha esercitato sul Monte dei Paschi di Siena, per non disturbare i potenti banchieri azionisti ? Il Governatore Visco, dopo aver mentito sui poteri che la Banca d’Italia dispone ed ha esercitato nel 2007 su Banca Italease, ha riconosciuto oggi l’uso improprio della finanza in Mps: gli "eccessi della finanza e utilizzo improprio di strumenti strutturati" hanno colpito la banca "comportando gravi rischi per la liquidità". "In questo caso - ha proseguito - operazioni finanziarie complesse hanno finito per comportare gravi rischi per la liquidità della banca, dando luogo a interventi di vigilanza significativi e ripetuti, che hanno progressivamente determinato, tra l'estate del 2010 e l'autunno del 2011, un deciso rafforzamento del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, necessari e importanti aumenti di capitale e una netta discontinuità nella gestione aziendale". Il cambio di guida della banca, dunque, con l'avvento di Alessandro Profumo e Fabrizio Viola e la chiusura del periodo di Giuseppe Mussari, ha permesso di fare luce sul caso. Per Visco - con lo scandalo e la scoperta dei contratti derivati Alexandria e Santorini - è venuta alla luce "la natura strumentale di quelle operazioni volte a coprire perdite su prodotti di finanza strutturata". Non basta ricordare, come ha fatto oggi il governatore, che in Italia i crack e le bancarotte sono "in misura notevolmente inferiore che in altri Paesi", perché oltre alle chiacchiere occorrono condotte preventive di attenta vigilanza sulle banche, per impedire che possano continuare a sfornare ed appioppare prodotti derivati che hanno portato al fallimento di fior di imprese ricattate con la minaccia della revoca del fido, oltre a centinaia di enti locali, truffati da quella spregiudicata finanza con il concorso dei controllori sulla quale Bankitalia non è stato in grado di esercitare il minimo controllo preventivo.
08/03/2013
Documento n.9352