CRISI: BENE TAGLIO TASSI BCE ALL’1%, A PATTO DI RIGOROSE SANZIONI CONTRO BANCHE “FURBETTE” ADUSE AD INCAMERARE RIDUZIONE COSTO DEL DENARO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRISI: BENE TAGLIO TASSI BCE ALL’1%, A PATTO DI RIGOROSE SANZIONI CONTRO BANCHE “FURBETTE” ADUSE AD INCAMERARE RIDUZIONE COSTO DEL DENARO. DA GENNAIO RISPARMI RATE SU MUTUI INDICIZZATI DA 138 A 300 EURO ANNUI. Bene il taglio dei tassi di riferimento,portati oggi all’1% dalla Bce,che oltre a sconfessare i due precedenti aumenti di Trichet, che aveva alzato i tassi due volte nel corso del 2011, ad aprile, dall'1% all'1,25%,a luglio all'1,50%, potrebbe far respirare famiglie ed imprese con una diminuzione del costo del denaro e delle rate dei mutui indicizzati, a patto che vengano adottate rigorose sanzioni già possibili,da parte della Banca d’Italia, contro le banche italiane “furbette”, aduse ad incamerare a loro vantaggio la riduzione del costo del denaro. Molto male la decisione della Banca centrale europea, di ampliare la gamma di titoli che le banche possono fornire come 'collaterale', cioé come garanzia in cambio di liquidità, includendovi fra l'altro gli 'Abs', i titoli garantiti da attivi come i mutui, che in una fase di crisi sistemica e di difficoltà dei debitori e delle famiglie taglieggiate ed impoverite,quindi impossibilitate ad onorare la restituzione delle rate dei prestiti, può rappresentare l’ennesima bolla esplosiva a carico del “sistema” e della stessa BCE. Adusbef e Federconsumatori,che hanno già segnalato alla dormiente Bankitalia l’abnorme aumento degli spread,il differenziale (guadagno per le banche) tra Euribor,per i mutui indicizzati, IRS sul tasso fisso arrivati a superare il 4%) vigileranno attentamente e denunceranno, da domani, la scandalosa prassi delle banche furbette, lepri o tartarughe a secondo della loro convenienza,perché storicamente aduse a ritardare o rinviare alle calende greche, gli effetti della riduzione del costo del denaro. Adusbef e Federconsumatori ricordano che la riduzione di un quarto di punto (0,25%), per un mutuo indicizzato ventennale di 200.000 euro, porterebbe un risparmio dalla prossima rata di gennaio di circa 25 euro al mese,quindi 300 euro l’anno; mentre per un mutuo quindicennale di 100.000 euro,il vantaggio a partire dalla prossima rata di gennaio (se con restituzione mensile), sarà di 11,5 euro (138 euro l’anno); mentre per un mutuo di 150.000 euro con l’ammortamento di 25 anni,il risparmio potrà essere di 18,75 euro al mese, 225 euro l’anno.

08/12/2011

Documento n.9099

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