CRISI: BANKITALIA,RIPRESA MINACCIATA QUADRO POLITICO ? MA NON DICONO MAI,I TECNOCRATI, CHE PALLA AL PIEDE E’ RAPPRESENTATA DA BANCHE CHE NON AFFIDANO?

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 CRISI: BANKITALIA,RIPRESA MINACCIATA DA QUADRO POLITICO ? MA NON DICONO MAI, QUESTI TECNOCRATI, CHE LA PALLA AL PIEDE E’ RAPPRESENTATA DALLE BANCHE CHE NON DANNO CREDITO ?

   Ancora una volta Adusbef e Federconsumatori, sono costrette a contestare le analisi della Banca d’Italia e del vicedirettore Fabio Panetta (in piena sintonia con le Agenzie di Rating), quando affermano che: "La ripresa, pur moderata, prevista per la parte finale dell'anno, è minacciata dalla imprevedibilità del quadro politico interno e dal riemergere di turbolenze finanziarie nell'area euro, che potrebbero incidere sulla fiducia degli operatori e sull'attività d'investimento".     Analisi che contestano altre ricerche, pur autorevoli, secondo le quali la ripresa e l’uscita dalla cattiva congiuntura economica, non dipende dal quadro politico, ma in buona parte dal credito negato dal sistema bancario, che dopo aver ricevuto 278,7 miliardi di euro di prestiti triennali al tasso dell’1% dalla Bce, ha impiegato quella imponente massa monetaria, per risolvere i problemi di bilancio, conseguiti con il guadagno certo negli acquisti di titoli di Stato, con lo spread netto del 3,5%, derivante tra l’1% del tasso pagato ed il 4,5% della remunerazione dei BTP.   Ma è la stessa Banca d’Italia, in altre recenti analisi, a smentire affermazioni strampalate, che tentano di addossare sempre alla politica, evidenti responsabilità proprie e di un sistema bancario prodigo ad erogare decine di miliardi di euro a Ligresti, Zunino, Zalesky, già all’origine destinati in sofferenza, negando l’ossigendo necessario a migliaia di piccole e medie imprese, che sono il tessuto sano dell’economia.    “Durante la crisi, la riduzione notevole e persistente dei flussi di reddito delle imprese e l’accresciuta difficoltà di incasso dei pagamenti dai clienti hanno notevolmente indebolito le condizioni finanziarie delle imprese; è peggiorata la qualità della loro domanda di finanziamenti esterni, che ha riflesso principalmente la presenza di forti tensioni di liquidità.      È considerevolmente aumentata rispetto al periodo immediatamente precedente la percentuale di imprese che ha dichiarato di non avere ottenuto i finanziamenti richiesti. La disponibilità di fonti esterne di finanziamento non ha solo influenzato le scelte di investimento e di crescita degli imprenditori, ma ha spesso marcato il confine tra stati di temporanea illiquidità e la definitiva chiusura delle loro aziende”.   Si intitola “Fragilità finanziaria e prospettive di crescita: il razionamento del credito alle imprese durante la crisi”- di Giorgio Albareto e Paolo Finaldi Russo, pubblicato nel luglio 2012 sul sito della Banca d’Italia a smentire analisi affrettate che non riflettono la reale situazione italiana.http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/QF_127/QEF_127.pdf.   Adusbef e Federconsumatori, nel denunciare ampie coperture offerte al sistema bancario, il massimo responsabile della crisi sistemica e la voracità delle banche italiane, che lucrano un differenziale sui tassi di 1,19 punti per i mutui prima casa e di ben 181 euro sui costi annui di gestione dei conti correnti (secondo lo studio della Commissione Europea,295 euro in Italia contro 114 euro media UE) addossato agli utenti italiani rispetto all’Europa a 27, auspicano che vengano sanzionati revoche arbitrarie dei fidi con preavviso di 24 ore e crediti allegri concessi agli amici e sodali del banchieri.

23/03/2013

Documento n.9363

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK