CRESCITA DELL?INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE:TANGIBILE DIMOSTRAZIONE DEL SACCHEGGIO SISTEMATICO DEI REDDITI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BOLLETTINO BANKITALIA: LA CRESCITA DELL?INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE, RAPPRESENTA LA TANGIBILE DIMOSTRAZIONE DEL SACCHEGGIO SISTEMATICO EFFETTUATO NEGLI ULTIMI 30 MESI CON IL PRETESTO DELL?EURO,ANCHE CON IL CONCORSO ESTERNO DI BANKITALIA,CHE SPRIZZAVA INUSITATO OTTIMISMO DA CHANGEOVER. MA ALCUNI DATI DI BANKITALIA SU AZIONI, FONDI COMUNI E POLIZZE VITA, POICHE? SEMBRANO SOVRASTIMATI,NON CONVINCONO ADUSBEF. IL CLIMA DI SERENITA? PER LE BANCHE SI RISTABILISCE CON OPERAZIONI VERITA?, NON CERTO CON IL RICORSO AL SAPIENTE MAQUILLAGE SELLA-ABI: NON CONVINCE NEPPURE LE BANCHE, FIGURARSI I RISPARMIATORI ! ?E? necessario ristabilire un clima di serenità per le banche, chiamate ad assistere il sistema produttivo in una fase delicata della congiuntura?, afferma il bollettino economico di Bankitalia, nel commentare le conseguenze derivanti dalla vicenda Parmalat sull?attività? degli istituti di credito. Il bollettino rileva inoltre che nel 2003 le condizioni del finanziamento bancario sono ?rimaste espansive?, mentre ?dallo scorso dicembre l? andamento dei prestiti e dei tassi di interesse ha messo in luce segnali di maggiore prudenza nell? erogazione del credito?,confermando i segnali di enorme restrizione del credito e l? atteggiamento di maggiore cautela rispetto ai finanziamenti alle imprese. Ma il clima di fiducia si ristabilisce solo accantonando congrue poste contabili di bilancio,non le elemosine messe da parte per impostare operazioni di marketing, per rimborsare i risparmiatori, detraendoli dai floridi profitti realizzati dalle banche con gli incredibili aumenti di costi e commissioni,pari ad oltre il 25 per cento negli ultimi due anni,non con operazioni maquillage messe in piedi dall?Abi,che non ha convinto neppure alcuni istituti di credito,figurarsi i risparmiatori. Mentre il forte indebitamento delle famiglie dimostra da una parte la contrazione dei redditi, dall?altra l?impossibilità di accantonare risorse finanziarie da destinare al risparmio, visto il dimezzamento della propensione al risparmio passato al 3,5 per cento del 2002, rispetto al 7 per cento in media nel quinquennio 1995-2001. Tale contrazione, determinata "sia dalla modesta crescita del reddito disponibile" che dall?"aumento della quota di risparmio investito in abitazioni",è la prova provata delle difficoltà delle famiglie a sopravvivere. La composizione del risparmio ed il suo mutamento con una quota investita in depositi, scesa dal 37,3 al 27,1% del totale ed il peso dei titoli pubblici, calato dal 26,9 all?8,3% con obbligazioni bancarie emesse da imprese e societa? finanziarie,cresciute dall?1,8 al 3,9%,mentre la parte rimanente del portafoglio, composta in gran parte da azioni, fondi comuni e polizze assicurative del ramo vita,non convincono tuttavia Adusbef, che si riserva di tornare sull?argomento

16/03/2004

Documento n.3835

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