CRESCIBANCHE:GOVERNO CANCELLI ART.29 DECRETO, CHE IMPONE OBBLIGO DI UNA POLIZZA VITA SU CONCESSIONE DEI MUTUI,SUSSIDIO DI 2,5 MILIARDI DI EURO L’ANNO

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA CRESCI BANCHE: GOVERNO CANCELLI ART.29 DECRETO, CHE IMPONE OBBLIGO DI UNA POLIZZA VITA SU CONCESSIONE DEI MUTUI,SUSSIDIO DI 2,5 MILIARDI DI EURO L’ANNO,PAGATO DAI CONSUMATORI, A FAVORE BANCHE-ASSICURAZIONI. Da anni le banche sono impegnate ad annettere ai loro servizi principali (conto corrente, custodia titoli, piano di accumulo,prestiti, fidi, ecc.), lucrosi servizi accessori non richiesti dalla clientela: al mutuo collegano l’apertura obbligatoria di un conto corrente e l’accensione di una costosa polizza vita, composta per l’80% di provvigioni, per il 20% di copertura dei rischi assicurati. Collocare polizze vita è un grande affare, ma subordinare la concessione del mutuo alla loro sottoscrizione oltre che una violenza,è un affare nell’affare: a) perché, anche in mancanza di fondi, spesso il finanziamento mutuato viene fatto lievitare per sottoscrivere polizze vita di alto valore; b) perché chi decide di acquistare una casa accendendo un mutuo ragiona di impegni di spesa di decine o centinaia di migliaia di euro: “che vuole che siano 15-20 mila euro in più”; c) perché, in caso di rescissione anticipata della polizza (per surrogazione o per estinzione anticipata del mutuo), l’assicurato avrà un capitale drasticamente ridotto rispetto al premio unico pagato inizialmente in anticipo, che rischia perfino di perdere. La prassi illegale di imporre una costosa polizza vita alla concessione dei mutui aveva indotto l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato ad aprire una indagine e l’Isvap ad emanare il provvedimento 2946, col quale impediva alle banche e alle finanziarie di ricoprire il doppio incarico di venditori e beneficiari di una polizza quando si stipula un mutuo o un prestito, con i mutuatari costretti a sottoscriverne una con gli istituti di credito per garantire il capitale. Nella sua Relazione 2011 al Parlamento,il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, ha testualmente affermato: “… stiamo anche indagando su istituti bancari sospettati di subordinare nei fatti la concessione dei mutui alla sottoscrizione di polizze vita particolarmente costose”. Adusbef e Federconsumatori sono certe che il governo,in particolare il sottosegretario Antonio Catricalà, convenendo sul fatto che non c’è nulla di più illiberale nell’imporre un contratto di durata accessorio, cancellerà l’obbligo di subordinare una polizza vita ad un mutuo, per impedire che banche e compagnie d’assicurazione, possano continuare a lucrare 2,5 miliardi di euro l’anno sulla pelle dei consumatori imponendo alla clientela prodotti, servizi e contratti non richiesti, violando in tal modo una fondamentale legge del marcato libero: la libertà dei cittadini di acquistare solo ciò che ritengono opportuno e necessario, senza soggiacere alla imposizioni capestro di potentati bancari, finanziari ed assicurativi.

22/01/2012

Documento n.9128

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