CRACK LEHMAN BROTHERS: CORTE D’APPELLO LECCE CONDANNA UNICREDIT A RISARCIRE 206.000 EURO A RISPARMIATORE DI SQUINZANO,DIFESO DA LEGALI ADUSBEF

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

 

CRACK LEHMAN BROTHERS: LA CORTE D’APPELLO DI LECCE CONDANNA UNICREDIT A RISARCIRE UN RISPARMIATORE DI SQUINZANO,DIFESO DA LEGALI ADUSBEF, CHE AVEVA INVESTITO 206.00 EURO. 

Adusbef ottiene ennesima sentenza storica (la numero 787 del 4 novembre scorso e pubblicata ieri),dalla Corte di Appello di Lecce, nella persona del presidente Marcello Dell’Anna, in materia di responsabilità delle banche e del Consorzio Abi ‘Patti Chiari’, nella vendita di obbligazioni Lehman Brothers, fallita nel settembre 2008.Nel 2005, un risparmiatore di Squinzano, N. M., aveva acquistato presso uno sportello bancario di Unicredit, bond Lehman Brothers Holding Inc. per 206 mila euro, pubblicizzate come sicure dal Consorzio dell’Abi “Patti Chiari”, travolto dal crack il 15 settembre 2008, le cui obbligazioni in default non furono più rimborsate a migliaia di cittadini che si erano fidati degli investimenti consigliati dalle banche.   Fino al 15 settembre 2008, i bond Lehman Brothers facevano parte dell’“elenco delle obbligazioni a basso rischio/rendimento”, elenco di titoli sicuri predisposto dalle banche italiane, consorziate nel cartello “Patti Chiari”. Tale iniziativa prevedeva che, se un titolo dell’elenco avesse subito un aggravamento significativo del livello di rischio, le banche aderenti avrebbero informato i loro clienti tempestivamente (“entro due giorni” recitava la guida dell’iniziativa), affinché potessero vendere i titoli per tempo. Poiché nessuna banca aderente all’Abi informò i risparmiatori della pericolosità dei loro investimenti, Adusbef intentò numerose azioni giudiziarie contro le banche, citando anche il consorzio Abi ‘Patti Chiari’, per i danni causati.   Anche il cittadino salentino, difeso dagli avvocati di Adusbef, Antonio Tanza e Maria Serena Camboa, aveva avviato un giudizio di risarcimento dei danni contro la banca negoziatrice proprio per la mancata informativa sull’aggravamento del rischio e la Corte di Appello di Lecce, ha riconosciuto il suo diritto al risarcimento del danno, poiché la banca lo aveva informato in ritardo (solo dopo il fallimento) del dissesto dell’emittente.E’ una sentenza molto importante, che segue altre decine di sentenze di Tribunale vinte dagli avvocati Adusbef sui bond Lehman, perché proviene dal massimo organo giudiziario del distretto di Lecce, Brindisi e Taranto e perché va applicato a tutti i casi di vendita di obbligazioni Lehman da parte di una banca aderente al consorzio ‘Patti Chiari’, che oltre a fare giurisprudenza, offrirà i dovuti risarcimenti a migliaia di investitori danneggiati e raggirati dalle banche.   A 5 anni dalla bancarotta di Lehman Brothers, Unicredit subisce ennesima sconfitta giudiziaria (in primo grado la richiesta fu respinta). Adusbef si appella a tantissimi risparmiatori (almeno 70.000) che avevano subito in silenzio le perdite o si erano accontentati di rimborsi pari al 30% dei loro investimenti, ad uscire allo scoperto citando le banche ed il Consorzio ‘Patti Chairi’ che al punto 13 prometteva di informare sui rischi: “La banca informa se un titolo esce dall’elenco obbligazioni a basso rischio al primo estratto conto successivo o comunicazione periodica se il rischio è modesto, se invece diventa rilevante, col titolo che passa direttamente dall’area del basso rischio a un livello di rischio significativo (ovvero subisce una variazione del prezzo inferiore all’1% su base settimanale) entro 2 giorni”. Già nell’agosto 2008, le oscillazioni delle obbligazioni Lehman inserite nell’elenco “Patti Chiari” erano superiori all’1%, senza che le banche abbiano informato, e per questo sono state condannate a risarcire.

14/12/2013

Documento n.9574

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