Crack Cirio. L?affidato decide e, per Nottola, "...la banca non fa altro che prendere atto"

CRACK CIRIO: SCONVOLGENTI LE DICHIARAZIONI DEL DR. NOTTOLA AI MAGISTRATI, SECONDO LE QUALI ?LA BANCA E? NEUTRA E NON CONOSCE LE RAGIONI DI CREDITO O DI DEBITO DI UN GRUPPO?. LA BANCA NON SOLO CONOSCE BENE QUEL CHE SUCCEDE AD UN?IMPRESA AFFIDATA, MA HA IL DOVERE DI ESAMINARE SITUAZIONE PATRIMONIALE E BILANCIO, PER VERIFICARNE, CON LA CONTINUITA? AZIENDALE, LA MERITORIETA? O MENO DEL RINNOVO DEL CREDITO. Sconvolgenti le dichiarazioni del dr. Antonio Nottola,ex consigliere del consiglio di amministrazione della Banca di Roma ai magistrati che indagano sul crack Cirio,secondo le quali: ?la banca non fa altro che prendere atto, non conosce le ragioni di credito e debito di un gruppo, ed è neutra rispetto ad un rimborso che giunga da una società piuttosto che da un?altra dello stesso gruppo?. Nottola, indagato per concorso in bancarotta e truffa nell?ambito dell?inchiesta sul crack del gruppo Cirio, attribuisce alla facoltà dell?imprenditore la libera determinazione che il pagamento riveniente da una dismissione (Eurolat) possa finire,come è poi finito, ad altre società del Gruppo Cirio, piuttosto che a quello della vendita. Non solo nell??affaire Cirio?,ma in tutti i rapporti bancari,è la banca che chiede correntemente all?imprenditore affidato di rientrare dell?esposizione dettando le condizioni del rientro,quali i cespiti da dismettere imponendo condizioni tassative spesso non negoziabili. Per tentare di difendersi dalle accuse di crack, i banchieri non solo cercano di riscrivere la tecnica bancaria e la correntezza dei rapporti bancari conosciuti anche dall?ultimo commesso del più piccolo degli istituti di credito,ma cercano di arrampicarsi sugli specchi sperando che i magistrati inquirenti, prendendo per buona la loro versione,chiudano l?inchiesta sovvertendo ruoli e responsabilità: banche,banchieri e bancarottieri vittime e parti lese con i risparmiatori responsabili.

13/05/2004

Documento n.3938