Costo del denaro. BCE lo taglia; le banche italiane lo aumentano.

in Comunicati stampa

COSTO DEL DENARO: LA BCE TAGLIA,MA LE BANCHE AUMENTANO SCANDALOSAMENTE I TASSI ATTIVI, DA UN MINIMO DELLO 0,25 FINO AD UN MASSIMO DELLO 0,75 PER CENTO, RIDUCONO I TASSI PASSIVI SOTTO ZERO (0,0125),RINCARANO DELL?11,6 % IN MEDIA I COSTI DI GESTIONE DEI CONTI CORRENTI. E? UNA VERGOGNA CHE IL GOVERNATORE DI BANKITALIA (L?ITALIA NON E? UNA REPUBBLICA FONDATA SULLE BANCHE) POSSA TOLLERARE TALI DOCUMENTATI ABUSI A DANNO DEI CONSUMATORI E DEL PAESE ! LA FORBICE TRA TASSO BCE E TOP RATE E? DI 12 PUNTI, DI SOLI 5,375 PUNTI SUL PRIME RATE.

In una circostanziata denuncia inoltrata all?Antitrust europeo,alla BCE ed alla Banca d?Italia,Adusbef ha chiesto l?apertura di una approfondita indagine sullo scandaloso comportamento delle banche italiane, che invece di tagliare i tassi di interesse,adeguandoli alle riduzioni apportate dalla Banca Centrale Europea,hanno aumentato i tassi attivi (su ogni forma di prestito) dallo 0,25 allo 0,75 per cento. Mentre tutti i consumatori europei ha avuto tempestivi benefici (le banche irlandesi hanno oggi tagliato i tassi su mutui e prestiti dello 0,50 per cento) per adeguarli all?ultima manovra sui tassi di riferimento della BCE,le banche italiane hanno invece aumentato i tassi attivi, da un minimo dello 0,25 per cento fino ad un massimo dello 0,75 per cento (Banca del Gruppo Sella),apportando una diminuzione dei tassi passivi fino allo 0,50 per cento. Spulciando come di consueto le Gazzette Ufficiali di aprile e maggio 2003,alla voce annunci commerciali, Adusbef ha scoperto che ben 393 banche hanno apportato variazioni unilaterali ai contratti, spesso con effetto retroattivo,aumentando i tassi attivi da un minimo dello 0,25 fino ad un massimo dello 0,75 per cento (Banca di Palermo) con contestale diminuzione dei tassi passivi portati ad una media dello 0,0125 per cento,vera e propria presa in giro in merito alla retribuzione dei conti correnti,alibi a rincari esagerati sui costi di gestione. Oltre alla manovra sui tassi,molte banche hanno anche aumentato la commissione di massimo scoperto introducendo penali esagerate (Nuova Banca Mediterranea,minimo 7 euro massimo 60 euro sui conti sconfinati non affidati); maggiorato di 2 punti il top rate in caso di leggero sconfinamento,rincarato i costi dei bonifici (Cassa di Risparmio dell?Aquila); introdotto balzelli nuovi perfino sui mutui (3 euro per avviso scadenza rata,3 euro per pagamento rata per cassa¸1,50 euro per spese rata; 154,94 euro per estinzione anticipata; 200 per sospensione pagamento; 1.000 euro per restrizioni ipotecarie,ecc. come la Cassa Risparmio Pistoia e Pescia); aumentato le commissioni (Carifirenze). La Cassa di Risparmio di Pisa ha invece pubblicato 7 pagine di variazioni,tutte sfavorevoli ai clienti,nella G.U. del 23 maggio,decorrenza 12 maggio: da un incremento di punti 0,50 per tutti i tassi debitori entro fido,ad un aumento generalizzato di 0,75 punti per tutti gli altri tassi,entro ed extrafido; di 1 punto per gli altri tassi,portando il topo rate al 13,375 per cento per aperture di credito superiori a 5.000 euro; al 17,375 % ?nove volte in più del tasso di riferimento BCE- le aperture di credito entro 5.000 euro; per non parlare di aumenti per i bonifici; rincari delle spese di liquidazione; aumenti per pratiche di fido; aumento dei giorni di valuta; ritocco per le spese dei mutui,così come il Banco di Sicilia che ha portato le spese di istruttoria per concedere un mutuo ad una commissione dello 0,10 per cento,con un minimo garantito di 165 euro fino a 5.200 euro; mentre il Banco di Sardegna ha introdotto un balzello mensile di 1,25 euro sui libretti di risparmio e di 1 euro per le spese di invio estratto conto; mentre il San Paolo IMI chiede 0,52 euro per bollette domiciliate,oltre naturalmente alle spese di singola scrittura pari a quasi 2 euro. Non è tanto vergognoso il comportamento delle banche, che da oltre mezzo secolo ne combinano di tutti i colori, con usi ed abusi che hanno spremuto come limoni i correntisti, costituendo con i loro censurabili comportamenti una palla al piede all?economia ed allo sviluppo del Paese, è immorale il comportamento della Banca d?Italia e dell?Ufficio di Vigilanza,che continuano a consentire alle banche,di proseguire indisturbate a vessare consumatori orami stufi di arbitrii e prevaricazioni di banchieri troppo spesso a braccetto col Governatore. Adusbef si aspetta severe sanzioni sui trucchetti delle banche e dell?ABI,che invece di adeguare il costo del denaro ai tassi di riferimento della BCE,mantengono una ingiustificata forbice pari a 5,375 punti percentuale tra il tasso di riferimento della BCE ed il ?prime rate Abi?,di ben 12 punti (2 per cento contro il 14 per cento) sulla media del top rate,le quali per far credere che abbasseranno il costo del denaro, hanno provveduto ad un suo artificioso aumento,come abbiamo inconfutabilmente dimostrato.

11/06/2003

Documento n.3261

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