CONSOBR36;: ‎CASSAZIONER36; DOPO LITE TEMERARIA CON ADUSBEF CONDANNA ‎VEGASR36;, INIDONEO A TUTELARE IL MERCATO, DA INCRIMINARE E DESTITUIRE CON URGENZA PER I GRAVISSIMI DANNI INFERTI AI RISPARMIATORI

in Comunicati stampa

CONSOBR36;: LA R34;#‎CASSAZIONER36; DOPO LITE TEMERARIA CON ADUSBEF CONDANNA R34;#‎VEGASR36;, INIDONEO A TUTELARE IL MERCATO, DA INCRIMINARE E DESTITUIRE CON URGENZA PER I GRAVISSIMI DANNI INFERTI AI RISPARMIATORI

I gravissimi scandali delle obbligazioni subordinate collocate al dettaglio a danno di migliaia di risparmiatori; l'immagine, la reputazione e la fiducia sotto zero della Consob, cui spetta di vagliare il tenore dei prospetti informativi in base ai quali autorizzare o meno la vendita dei prodotti finanziari sul mercato; l’abrogazione, con l’arrivo di Giuseppe Vegas nel 2011 degli scenari probabilistici invisi alle banche, che offrono al risparmiatore le probabilità percentuali di guadagni o di perdite del suo investimento; l’abolizione dei prospetti informativi per alcune obbligazioni e l’introduzione dei bond da banco; le multe secretate alla Banca Popolare di Vicenza per non disturbare Zonin & Soci da comportamenti fraudolenti, che hanno messo sul lastrico 120.000 famiglie bruciando 18,9 miliardi di sudato risparmio nella Regione Veneto; devono indurre i magistrati a rompere ogni dubbio sull’incriminazione immediata del presidente e dei principali dirigenti della Consob, che invece di vigilare su correttezza e trasparenza dei soggetti che operano sui mercati, hanno fatto da palo ai ladri di risparmi, sperperando tempo pubbliche risorse (sulle quali si dovrà pronunciare la Corte dei Conti per danno erariale) per perseguitare gli onesti ed i soggetti, come Adusbef che hanno fatto il loro dovere di segnalazione e di denuncia, con una vera e propria rappresaglia su diretto mandato di Unicredit.
Non ci sono più dubbi sulla Consob succursale subalterna degli interessi delle banche, che nonostante ben 2 sentenze delle Corti di Appello di Roma e di Perugia, avessero annullato nel 2010 una ridicola sanzione di 100.000 euro inflitta nel 2009 all’Adusbef ed al suo presidente per turbativa di mercato, rea di aver denunciato alla magistratura penale i derivati tossici di Unicredit, ai tempi di Alessandro Profumo, il presidente Giuseppe Vegas, con sprezzo del ridicolo e del pericolo, ordinò agli uffici di impugnare la piena assoluzione in Appello di Adusbef in Corte di Cassazione, tentando così di ribaltare sentenze al cui interno i magistrati di Roma e Perugia, avevano motivato –tra le righe- come una vera e propria rappresaglia la sanzione Consob.
La Corte di Cassazione infatti, con la sentenza 236/2016 pubblicata l’8 luglio 2016, presidente dr. Ettore Bucciante; relatore dott. Felice Manna, ha inflitto la seconda condanna al pagamento delle spese di giudizio al presidente Giuseppe Vegas, per la lite temeraria intentata contro Adusbef, sanzionata per aver denunciato i derivati tossici di Unicredit dalla succursale subalterna degli interessi di Unicredit e dei banchieri.
Il 30 novembre 2009 infatti, dopo due anni di istruttoria, Consob aveva comminato centomila euro di sanzione per manipolazione di mercato dei titoli Unicredit in merito alle valutazioni formulate nell'ottobre 2007 dopo una trasmissione su Raitre dal titolo: “IL BANCO VINCE SEMPRE”, riportate da un quotidiano minore sull'esposizione di Unicredit in derivati, una pura rappresaglia su mandato di Unicredit per intimidire l’Adusbef ed il suo presidente, che avevano denunciato i derivati avariati della banca, già annullate dalle Corti di Appello di Perugia e di Roma, che nonostante contenessero nelle loro formulazioni ipotesi di vera e propria rappresaglia di Consob verso il fustigatore dei banchieri e di Bankitalia, furono tuttavia impugnate da Vegas in Cassazione, sfidando il senso del ridicolo e del pericolo.
Ora la Consob, i suoi dirigenti che si prestarono ai desiderata di Vegas e delle banche, assieme al signor Profumo ex ad di Unicredit, saranno citati in sede civile per un congruo risarcimento dei danni per una evidente lesione dell'immagine di Adusbef e del suo presidente, citazione che sarà estesa a mass media, giornali e TV che hanno ignorato del tutto le pronunce di Cassazione, dopo aver sbattuto il mostro in prima pagina sui quotidiani italiani ed esteri (Paladino dei consumatori condannato, ecc.) con un vero e proprio linciaggio mediatico ordito da quelle consolidate cricche di potere finanziario, che avevano messo alla gogna il rappresentante a schiena dritta dei risparmiatori, reo di aver denunciato i banchieri e le colluse autorità vigilanti per aver truffato, con lo spaccio dei derivati tossici, floride imprese fatte fallire e gli stessi Stati, come l’Italia, costretta a pagare alla banche di affari, di malaffare e di truffa, 23,6 miliardi di euro dal 2011 al 2015.
Il presidente della Consob, direttamente responsabile della vendita di bond subordinati a centinaia di migliaia di famiglie truffate, dopo aver ricevuto la seconda condanna (allegata) dalla Corte di Cassazione per la lite temeraria con Adusbef, deve essere destituito ed incriminato senza ulteriori indugi, per restituire credibilità ad una piccola autorità definitivamente screditata da Giuseppe Vegas, per evitare che si ripetano comportamenti fraudolenti e collusivi a danno di centinaia di migliaia di famiglie truffate ed espropriate con il concorso dei distratti controllori.
Loro non molleranno mai prebende, lussi e poltrone, noi neppure nelle denunce quotidiane verso i rapinatori seriali dei sudati risparmi degli italiani.
Elio Lannutti (Presidente Adusbef)

Roma, 12.7.2016

13/07/2016

Documento n.10373

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