Cogeban/PagoBancomat. Bankitalia proroga la licenza di 5 anni.

in Comunicati stampa
BANKITALIA RILASCIA LICENZA DI CARTELLO ALLE IMPRESE BANCARIE ! ANORA UNA VOLTA LA CONCORRENZA BANCARIA PUO’ ATTENDERE I COMODI DEL GOVERNATORE CHE, PER NON SMENTIRSI, HA PROROGATO AL 2009, L’AUTORIZZAZIONE ALL’ACCORDO COGEBAN-PAGOBANCOMAT ! E’ PERCIO’ INDIFFERIBILE UNA RIFORMA DEL RISPARMIO, CHE SOTTRAGGA QUEI POTERI ESCLUSIVI DELLA CONCORRENZA BANCARIA OGGI IN CAPO AL GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA PER ASSEGNARLI ALL’ANTITRUST. Il divieto di intese lesive della concorrenza nel mercato interno,quindi di una giusta competizione che possa abbattere i costi e portare benefici ai consumatori, è stato ancora una volta stracciato dal Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio,il quale ha prorogato, per ulteriori 5 anni e fino al 2009, l’autorizzazione in deroga al divieto di intese lesive della concorrenza dell’accordo Cogeban-Pagobancomat. Il provvedimento,che prevede la fissazione di una commissione interbancaria massima per il servizio Pagobancomat gestito dal Co.ge.ban, l’associazione di imprese nata nel ’95 su iniziativa dell’Abi,dà la licenza di continuare ad applicare balzelli massimi “uniformi” per la gestione dei sistemi di pagamento ai Pos che vengono scaricati sui consumatori. E se in tutti gli altri Paesi europei esiste una maggiore diffusione del cosiddetto “denaro di plastica” per le transazioni commerciali e non si paga un odioso “pizzo” da 0,77 euro,per ogni rifornimento di carburante con la carta di credito,in Italia, grazie ai buoni uffici della Banca d’Italia i consumatori continuano a subire vessazioni ed abusi da associazioni di imprese operanti nel delicato settore del credito,con licenza ufficiale di “cartello”. Al di là delle buone intenzioni smentite però dai fatti,è perciò indifferibile una riforma del risparmio che abbia come caposaldo il passaggio dei poteri sulla concorrenza bancaria dalla Banca d’Italia all’Antitrust,per far scattare anche in Italia,quella competizione tra istituti di credito unica in grado di far abbattere costi proibitivi e migliorare la qualità dei (cattivi) servizi offerti.

26/07/2004

Documento n.4061

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