Cartelle pazze. Call center (06.42020763) dell'Intesa

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)

CARTELLE PAZZE: L?INTESA DEI CONSUMATORI ATTIVA UN CALL CENTER FAR AIUTARE I CONTRIBUENTI A OTTENERE IL RISARCIMENTO DEI DANNI. SE LA CARTELLA PAZZA GENERA STRESS E PERDITE DI TEMPO SI POSSONO OTTENERE FINO A 1.032 EURO DI RISARCIMENTO

La cartella pazza è uno dei mali più temuti dai contribuenti italiani. La sua ricezione, infatti, comporta una serie di disagi per il cittadino che vanno dalla perdita di tempo per accertare che l?avviso sia effettivamente sballato, alle spese per il commercialista, allo stress, alla perdita di giorni lavorativi, ecc. Disagi che ingiustamente colpiscono il cittadino e che devono essere risarciti. Già ieri l?Intesa dei consumatori ha invitato coloro che in questi giorni riceveranno (o già hanno ricevuto) gli avvisi sballati a rivolgersi al Giudice di pace per ottenere il giusto risarcimento. Oggi le 4 associazioni dell?Intesa istituiscono addirittura un call center che risponderà alle richieste d?aiuto dei cittadini e informerà sui passi da compiere per intentare causa dinanzi al Giudice di Pace. Il numero telefonico, che risponderà da martedì 22 aprile dalle ore 10 alle ore 17, è lo 06/42020763. Inoltre sono attivi gli indirizzi e.mail della 4 associazioni. Dinanzi al Giudice di pace si potrà chiedere un risarcimento fino a 1.032 euro che includa: - le spese documentate (ad es. le ricevute del commercialista a cui ci si è rivolti per accertare la ?pazzia? della cartella. Nel caso in cui ci si sia rivolti direttamente agli uffici della pubblica amministrazione: le spese per la benzina, quelle per il parcheggio dell?auto, ecc.); - il tempo perso per accertare che la cartella è sballata (ad es. se si è dovuto prendere un giorno di ferie per recarsi dal commercialista, oppure le ore d?attesa presso gli uffici della PA, ecc.); - lo stress generato dalla ricezione della cartella pazza, lo stato d?ansia che questa ha procurato nonché la stanchezza fisica per il disagio che si è dovuto subire per un errore che non si è commesso. L?Intesa dei consumatori si mette dunque a disposizione di tutti coloro che non vogliono subire passivamente gli errori di esattorie e concessionarie e vogliono far valere i propri diritti di cittadini ? contribuenti.

18/04/2003

Documento n.3155

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