Carovita.Le retribuzioni crescono meno dell?inflazione. Le proposte dell?Intesa

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
CAROVITA: SE LE RETRIBUZIONI CRESCONO MENO DELL?INFLAZIONE ED I PREZZI E LE TARIFFE DI SERVIZI ESSENZIALI (RC AUTO,SERVIZI BANCARI E POSTALI,TASSA SUI RIFIUTI,MEDICINALI,SERVIZI IDRICI) SONO IL TRIPLO DELL?INFLAZIONE VIRTUALE REGISTRATA DALL?ISTAT, QUAL?E? LA RICETTA DEL GOVERNO PER RILANCIARE I CONSUMI ? L?INTESA DEI CONSUMATORI TORNA A CHIEDERE AL GOVERNO MISURE URGENTI PER DIFENDERE I REDDITI DELLE FAMIGLIE E RILANCIARE CONSUMI NETTAMENTE DIMINUITI NEGLI ULTIMI MESI PER MANCANZA DI REDDITI SUFFICIENTI A SOSTENERLI. LA PERDITA ANNUA DEL POTERE DI ACQUISTO SUL MONTE DI SALARI E STIPENDI, STIMATA IN UNA FORCHETTA DA 3 A 7 MILIARDI DI EURO, MA LA DECURTAZIONE DEI REDDITI NEL 2002 E? DI ALMENO 15 MILIARDI DI EURO !

Un?Agenzia di Stampa ha battuto stamane la seguente notizia: ?La crescita dei salari continua a mantenersi decisamente al di sotto di quella dei prezzi: ad aprile, secondo i dati diffusi dall?Istat, l?indice delle retribuzioni ha messo a segno un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e dell?1,7% nei confronti di aprile 2002, ben un punto percentuale in meno rispetto all?inflazione che, sempre ad aprile, ha toccato il +2,7 per cento?. Secondo gli ultimi dati (Fonte ISTAT: l?Italia in cifre 2002), gli occupati, agli inizi del 2002, erano 21.515.000; il numero delle pensioni erogate ammontavano a 22.210.000, mentre la spesa media mensile delle famiglie sarebbe pari a 2.178 euro,ossia 26.136 euro l?anno. Un punto di perdita per salari e stipendi rispetto all?inflazione ?virtuale?,corrisponde a 150 euro l?anno per redditi fino a 15.000 euro,ossia 3,168 miliardi di euro su base annua; ma poiché l?inflazione reale è molto superiore, per l?insufficiente peso che il paniere Istat attribuisce ad alcuni beni e servizi, spesso obbligatori e di prima necessità (primi tra tutti la RC Auto,ma anche i servizi bancari e postali), si può stimare in 350 euro la perdita annua sul monte salari, che corrisponde ad una perdita secca di 7,530 miliardi di euro l?anno ! Se a questi dati sommiamo il mancato pagamento delle cedole sui bond argentini - appioppati dalle banche ai risparmiatori - pari ad 1,3 miliardi di euro l?anno; le rilevanti perdite sui Fondi Comuni di investimento, spesso venduti per necessità con minusvalenze del 25-30 per cento, stimata in 2,7 miliardi di euro nel 2002; le perdite da cattiva congiuntura del risparmio investito in borsa ed in obbligazioni, quantificate in almeno 2,350 miliardi di euro; i rendimenti dei titoli di Stato, assegnati ad 1 punto inferiore all?inflazione,arriviamo a circa 15 miliardi di euro di minori redditi per le famiglie e gli investitori in gran parte sottratti ai consumi.. PER RILANCIARE I CONSUMI E RIATTIVARE IL CIRCOLO VIRTUOSO,IL GOVERNO DEVE AL PIU? PRESTO ADOTTARE LA SEGUENTE RICETTA IN 10 PUNTI, PROPOSTA GIA? UN ANNO FA, DALL?INTESA DEI CONSUMATORI (ADOC, ADUSBEF, CODACONS, FEDERCONSUMATORI): 1) eliminare i ticket che gravano sulle medicine ripristinando il vecchio prontuario farmaceutico. (negli ultimi 2 anni la spesa sulla salute a carico delle famiglie è aumentata del 35 per cento). Il trasferimento di molti farmaci dalla fascia A (esenti) e B (parzialmente esenti) alla fascia C,a totale carico delle famiglie, ha fatto registrare un impennata dei prezzi pari al 10,9 per cento ; 2) difendere i risparmi, sanzionando le banche che hanno appioppato titoli spazzatura ai risparmiatori negoziando con il Presidente dell?Argentina una sua rapida ristrutturazione: solo le mancate cedole dei bond argentini, sono costate finora 2,6 miliardi di euro a 450 mila risparmiatori italiani negli ultimi 2 anni,accentuando la già gravissima crisi dei consumi prodotta dall? infiammata dei prezzi connessa all? introduzione dell?euro; 3) accogliere la proposta dell?intesa di un bonus fiscale di 1.500 euro,da spendere subito per tutti i redditi fino a 15.000 euro,effettuando una contestuale ?rottamazione dei mobili? per rilanciare i consumi del settore; 4) ridurre immediatamente i prezzi e le tariffe fuori controllo come RC auto (+ 7,7 per cento; servizi bancari +11,7 per cento; postali + 27 %,tassa sui rifiuti +5,6 % ) solo nel primo trimestre 2003); 5) diminuire dal 20 al 10 per cento l?Iva sul gas adeguando la legislazione a numerose sentenze che accolgono le tesi dell?Intesa dei Consumatori: è? iniquo ed illegittimo far pagare il 20 per cento di Iva sul gas da riscaldamento nei mesi estivi dove e? vietato accenderli; 6) riformare l?art. 501 del c.p. (aggiotaggio) per sanzionare gli approfittatori e gli "eurofurbi" che si sono arricchiti speculando con l?euro, per aver palesemente sostituito i prezzi delle vecchie 1.000 lire con 1 euro; 7) istituire una commissione di indagine parlamentare sulla formazione dei prezzi dei carburanti alla pompa,che aumentano e diminuiscono secondo l?arbitrio delle compagnie petrolifere, invece che su regole trasparenti e condivise, legate alle quotazioni del dollaro e del barile,al loro approvvigionamento ed a date certe di pagamento all?ingrosso ed al consumo; 8) approfittare del semestre di presidenza europea per negoziare con paesi produttori e fornitori di materie prime importate,il regolamento delle transazioni in euro invece che in dollari, per evitare le doppie speculazioni (valutarie e sui prezzi),anche sfidando "l?amico americano" ed i suoi interessi, che non coincidono con quelli dell?Europa ; 9) rinnovare i contratti di lavoro e l?indicizzazione delle pensioni al tasso di inflazione reale, non già a quello programmato,per far almeno recuperare il potere di acquisto di salari,stipendi e pensioni decurtate di almeno 1 punto percentuale l?anno; 10) far funzionare la concorrenza ed il mercato invece di approvare leggi "truffa" dei diritti dei consumatori,abrogando quelle leggine "ad hoc",vedasi RC Auto, per salvare gli interessi dei poteri forti (come quelli delle 17 compagnie condannate per cartello,che hanno sottratto 7.000 miliardi di lire ai cittadini invece di farsi concorrenza),o come la legge Marzano sugli "standerd cost",che sgravano l?Enel di 1 milione di euro l?anno (dichiarazione del dr. Scaroni all?ultima assemblea degli azionisti Enel del 23 maggio u.s.), ma appesantiscono le bollette delle famiglie di almeno 70 euro l?anno. L?intesa dei Consumatori dubita che vengano accolte proposte eque,giuste ed immediatamente realizzabili,dato il doppio filo che lega il Governo Berlusconi ai poteri forti,ma ha il dovere di effettuarle per contribuire a far uscire il Paese da una recessione senza precedenti e difendere le famiglie meno abbienti,impoverite da politiche economiche predatorie, che finora sono andate ad esclusivo vantaggio dei "soliti noti", con un accanimento "terapeutico" verso la "povera gente" degno di miglior causa.

29/05/2003

Documento n.3230

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