Carovita: tardive le proposte di Tremonti e Marzano

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
CAROVITA: LA BANCONOTA DA 1 EURO,CHIESTA DA TREMONTI, NON E? L?ANTIDOTO CONTRO IL CARO PREZZI ! A "BUOI SCAPPATI" E A 20 MESI DI RINCARI CONSUMATI,IL MINISTRO MARZANO INVOCA I VIGILI ANNONARI ! CI VUOLE BEN ALTRO!!!!!

Attribuire oggi-come vorrebbe far credere il ministro dell?Economia nel suo intervento a Cernobbio- alla banconota da 1 euro il potere miracolistico di calmierare i prezzi e di ridurre l?inflazione, è decisamente ed è un diversivo ed è anche la prova provata delle precise responsabilità del governo, che non ha voluto esercitare alcuna funzione di controllo nella formazione e lievitazione dei prezzi e tariffe,rincarati senza alcuna evidente e plausibile giustificazione. E? nel settore delle tariffe e dei prezzi al consumo che si è registrata, in 20 mesi e con il pretesto dell?euro, la più massiccia speculazione mai realizzata in precedenza,che tra rincari,arrotondamenti, aggiustamenti e motivazioni poco plausibili,ha portato sotto il tetto dalle 150.000alle 200.000 vecchie lire a sostituire, per beni primari e quotidianamente acquistati,1 euro con le vecchie mille lire,con un vero e proprio raddoppio di talune merci al dettaglio.Ed è proprio nella lievitazione del "carovita",non certo in Telekom Serbia, che si è concretizzata una evidente,omessa vigilanza del Governo pur chiamato ripetutamente con quasi quotidiana cadenza dall?Intesa dei Consumatoriad intervenire per calmierare una colossale rapina a danno dei cittadini. Perchè non è mai stata chiamata quella polizia annonaria,invocata a Cernobbio dal ministro Marzano,ad intervenire per reprimere gli evidenti abusi ed una continua opera di speculazione, anche con l?obbligo di fissare nell?etichetta, il valore di quella determinata merce,spesso acquistata all?ingrosso a 10 e rivenduta a 100 al dettaglio ? Attribuire oggi alla banconota da 1 euro,dopo aver bocciato senza appello le proposte dell?Intesa di istituire banconote da 1 e 2 euro prima dell?introduzione della moneta unica,poteri miracolistici o ad improbabili interventi della polizia annonaria per combattere il caro prezzi (è a conoscenza il Governo, che dal 1 settembre in molti settori,dalla ferramenta all?elettricità ed altri materiali di consumo, sono stati effettuati ritocchi dei listini superiori alla media del 10 per cento ?), significa non aver individuato le vere cause del carovita legato al 90 per cento al blocco nei fatti della modernizzazione dei settori dei servizi e dell?intermediazione ed inoltre a comportamenti speculativi. L?Intesa dei consumatori,che ha proclamato martedì 16 settembre 2003 il terzo sciopero della spesa, chiede per l?ennesima volta dal Governo quelle urgenti misure di controllo e di contrasto realmente a tutela dei redditi e del potere di acquisto delle famiglie. Dopo che le famiglie italiane hanno perso oltre 2.800 euro in meno di 2 anni, è arrivato il momento di varare leggi finanziarie che non si limitino a non "toccare le tasche dei cittadini", già ampliamente svuotate, ma che portino loro sollievo per riattivare quei consumi stagnanti, attraverso la accelerazione dei processi di modernizzazione dei settori energia, carburanti, distribuzione commerciale ecc.ecc. e sia di bonus-fiscale per le famiglie meno abbienti e di recupero del fiscal-drug per tutti.

09/09/2003

Documento n.3402

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