Carovita. Gli aumenti causati dalle speculazioni dei furbi.
COMUNICATO STAMPA DELL? INTESA DEI CONSUMATORI
GLI AUMENTI BESTIALI,DEI QUALI SI E? FINALMENTE ACCORTO ANCHE IL MINISTRO TREMONTI CON SOLO UN PAIO DI ANNI DI RITARDO, NON SONO COLPA DELL?EURO, MA DELLE CONTINUE SPECULAZIONI, CHE SPECIE PER ALCUNI PRODOTTI DI LARGO CONSUMO, HANNO PORTATO CON UNA SFRENATA, FORSENNATA RINCORSA DEI PREZZI, A SOSTITUIRE LE VECCHIE MILLE LIRE CON 1 EURO ! SPECULAZIONI E RINCARI SONO COSTATI 3.030 EURO A NUCLEO FAMIGLIARE NEGLI ULTIMI 24 MESI !
Gli aumenti "bestiali", dei quali anche il ministro Tremonti si è finalmente accorto con un paio di anni di ritardo,non sono - come si vorrebbe far credere- colpa dell?euro,ma delle continue speculazioni,dell?avidità degli esercenti e dei loro rappresentanti, che hanno portato a sostituire le vecchie mille lire con un euro per migliaia di prodotti di largo consumo acquistati quotidianamente dai consumatori. Ma anche per precise responsabilità del governo,che ha cercato di negare fino all?ultimo l?evidenza dei fatti,facendo la politica dello "struzzo",nascondendo la testa sotto la sabbia e lasciando i consumatori in balia delle reiterate speculazioni che sono costate,in poco più di 2 anni (settembre 2001) circa 3.030 euro a nucleo famigliare. Esercenti e loro protettori onnipotenti non pensino di continuare a taglieggiare i consumatori continuando le speculazioni,giocando allo scaricabarile nella filiera produttiva o addossando all?euro responsabilità che hanno nomi,cognomi ed indirizzi (come è stato dimostrato nel libro-inchiesta:"Euro,la rapina del secolo",di Elio Lannutti e Michele Gambino, pubblicato da editori Riuniti,euro 12),nè pensino di rinviare alle calende greche la soluzione di una vera e propria emergenza nazionale con l?illusoria speranza,quella sì ingannevole,che l?Euro di carta possa fungere da panacea ed antidoto ai rincari. L?Intesa dei Consumatori,stanca di subire uno stillicidio continuo ed infinito di arrotondamenti e rincari,nei più svariati settori,dalle banche (rincari del 27,2 per cento dal 1 gennaio 2001), alle assicurazioni RC Auto (rincari del 24,3 per cento)alle tariffe postali (+ 29,8 per cento) e dei trasporti, (+ 29 per cento),alle tasse locali (+ 16,8 per cento), ma soprattutto nel settore alimentare e dell?ortofrutta,che ha visto rincari del 30 per cento nell?ultima settimana,che ha reso impossibile la sopravvivenza di milioni di famiglie, sfida gli esercenti a contestare cifre inconfutabili,confermando la grande mobilitazione dal 16 al 23 dicembre 2003 in cento piazze sotto lo slogan "salviamo la tredicesima",ricordando che l?unico inganno è quello di organizzazioni di commercianti protetti ed adusi a farla franca, che addossano sempre ad altri responsabilità di rincari che sono solo e soltanto loro. Roma,8.11.2003
10/11/2003
Documento n.3550