Carobanca. L’appello di Fazio risulterà ancora una bufala.

in Comunicati stampa
CAROBANCA: LE BANCHE GIA’ RISPONDONO ALL’APPELLO DI FAZIO DI ABBASSARE I COSTI ELEVATISSIMI DEI SERVIZI BANCARI ? L’ENNESIMA BUFALA,UNA VERA E PROPRIA PRESA IN GIRO ! AD ADUSBEF RISULTA IL CONTRARIO,OSSIA LA CONSUETA RAFFICA DI RINCARSI PUBBLICATI IN G.U. SE LE BANCHE NON OSSERVANO NEPPURE LE STRINGENTI LEGGI COMUNITARIE SUI BONIFICI,CONTINUANDO AD APPLICARE LA DOPPIA COMMISSIONE SU QUELLI ESTERI IN AMBITO UE,QUALE CREDIBILITA’ POTRANNO AVERE APPELLI VERBALI ? SE LE BANCHE VOLESSERO DAVVERO FARE SUL SERIO,DOVREBBERO: ABBATTERE I COSTI DI ALCUNI SERVIZI DEL 30 PER CENTO; RIDURRE O ELIMINARE LE “SPESE DI CHIUSURA”,VERO RESIDUO FEUDALE; LANCIARE UN CONTO CORRENTE SOCIALE DI 10 EURO AL MESE PER LE FAMIGLIE, DI 5 EURO MENSILI PER I GIOVANI. A giudicare dalla raffica di rincari,aumenti e ritocchini pubblicati anche oggi in Gazzetta Ufficiale, che annunciano aumenti minimi dello 0,25 per cento del costo del denaro e l’istituzione di nuove voci di costo (ad es.+ 20 euro diritti di segreteria; 15 euro recupero spese a garanzia rilasciata-Unicredit.G.U. 24.9.2004), il tardivo appello del Governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio per una riduzione degli altissimi costi di gestione dei conti correnti,è solo fumo negli occhi, pura propaganda e neppure ben confezionata. Se le banche non osservano neppure la stringente legislazione comunitaria che impone loro di applicare ai bonifici transfrontalieri in ambito UE, la stessa commissione applicata in Italia, continuando imperterrite a far gravare sui consumatori un balzello vietato dall’ordinamento europeo per chi richiede il trasferimento di denaro,tassando il ricevente all’insaputa dell’ordinante,l’appello del Governatore di Bankitalia per una maggiore attenzione alla clientela e per un contenimento dei costi,rischia di diventare oltre che una beffa,una farsa. Se oltre alla propaganda volessero fare sul serio,gli istituti di credito,che con il pretesto dell’euro hanno aumentato i costi dei servizi del 15,8 per cento solo negli ultimi 12 mesi (dal luglio 2003 al luglio 2004),portando a superare i 600 euro di costi che ogni anno gravano sul singolo consumatore per la tenuta di un conto corrente,dovrebbero ridurre le elevatissime commissioni come quella addossate per ogni prelevamento al Bancomat pari a 2 euro in media, se effettuato agli sportelli della banca dov’è radicato il conto,di ben 4 euro se il ritiro del contante è fatto in banche diverse; ridurre drasticamente od eliminare le spese di chiusura del conto,vero e proprio residuo feudale con un costo medio di 50 euro; abbattere le spese per trasferire i titoli da una banca all’altra: un salato click informatico per titoli dematerializzati (non più stampati),che costa 45 euro ! Adusbef,disponibile sempre a confronti seri con gli Istituti di Credito, torna a chiedere l’istituzione di un conto corrente sociale destinato ai giovani (che non può costare più di 5 euro mensili) ed alle famiglie,che può arrivare a 10 euro omnicomprensivi al mese, che elimini clausole vessatorie nei contratti,come quelle che prevedono di addossare ancora oggi al correntista,la responsabilità dei valori versati in banca,anche se sono stati sottratti,rubati e smarriti dopo che i consumatori sono usciti dallo sportello e dopo mesi,se non anni, dall’accredito

27/09/2004

Documento n.4141

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK