caro banca. lettera di Adusbef al governatore Fazio

in Comunicati stampa
CARO-BANCA: DOPO GLI APPELLI BURLA DEL GOVERNATORE,ADUSBEF INVIA A BANKITALIA, QUALORA LE FOSSE SFUGGITO,L’ELENCO DELLE BANCHE CHE HANNO AUMENTATO E RITOCCATO I SALASSI USUALI,CHIEDENDO DI CONGELARE I RINCARI COMMINANDO DOVEROSE SANZIONI,SE VUOLE EVITARE L’ENNESIMA BUFFONATA. A 15 giorni dal solenne appello del Governatore di Bankitalia Fazio (rivolto a Lecce il 25 settembre scorso,nelle città sede legale della chiacchierata e poco vigilata ex Banca 121- oggi MPS) a non aumentare costi e commissioni dei servizi bancari, al fine di contribuire a contrastare il "carovita",circa 100 istituti di credito facenti parte di grandi gruppi tra i quali, Banco di Napoli, San Paolo Imi, Banca Monte dei Paschi di Siena ecc.), hanno effettuato allegri aumenti, rincari e ritocchini, introducendo perfino nuove voci di costo,come la commissione per sollecito su inadempimenti di 7,5 euro. Finecobank +0,25%. Così come Banca Popolare dell’Alto Adige. Il tutto su una serie di spese per tassi debitori relativi ad alcuni conti correnti. Mentre il Credito Bergamasco istituisce una nuova commissione per ogni sollecito su inadempimenti, "il cui importo è stato stabilito in euro 7,50 per ogni intervento di tale natura", il Credito Cooperativo del Molise porta da 0,41 a 0,80 euro le spese per ciascuna operazione e il Credito Cooperativo di Sant’Elena (Padova) rende sempre meno "virtuali" i servizi di "banca virtuale", chiedendo un canone mensile di 10 euro. E la Cassa di Risparmio di Savona annuncia che, dal primo ottobre, è stata abolita "ogni facilitazione in essere", ridisegnando le spese per i servizi. Ancora: la Cassa di Risparmio di Fano aumenta di 0,20 euro la commissione per singolo addebito. E il Credito Cooperativo dell’Alto Reno rincara di 0,50 punti percentuali i tassi attivi... Negli ultimi 15 giorni, gli annunci della Gazzetta Ufficiale, riportati sul sito www.adusbef.it, circa 100 banche italiane hanno aumentato costi e variato tassi,malgrado l’appello del governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio, al contenimento delle tariffe bancarie,il 25 settembre, nel corso di una cerimonia a Lecce: "Nell’attuale delicata congiuntura un contributo a frenare l’inflazione può discendere dal contenimento del costo dei servizi offerti alla clientela". Ad esempio, per S.Paolo-BancoNapoli la spesa di ogni scrittura è salita, dal 30 settembre, da 1,90 a 2 euro e sono stati introdotti, altresì, "50 euro per il recupero spese per estinzione rapporto"; mentre, la Popolare di Bari ha istituito "un aumento a 80 euro della penale per liquidazione sui conti non affidati che dovessero presentare eventuali saldi debitori". Tra i rincari figurano poi "i costi per la raccolta ordini di negoziazione tramite servizio telefonico: 5 euro per ogni ordine ideato dalla Banca Carim; mentre la Banca Toscana (gruppo Mps) ha appesantito di 2 euro le richieste per un conto particolare". Ad un ritmo di 10 al giorno, le banche hanno rincarato costi, spese, commissioni e tassi attivi e abbassato i tassi passivi, istituendo anche nuove voci, quale la commissione di sollecito di 7,5 euro. In particolare, è da segnalare il caso della Cassa di Risparmio di Savona che ha pubblicato sulla Gazzetta del 6 ottobre l’annuncio ufficiale che "disattende la disposizione europea del doppio addebito nel trasferimento di denaro tramite bonifico che vieta di duplicare i costi effettuati in Italia o nei Paesi Ue". "Qualora tali manovre di rincari e ritocchini sempre a danno della clientela, pubblicati quotidianamente sulla G.U. Le fossero sfuggite- scrive Adusbef in una lettera al Governatore Fazio- Le inviamo l’allegato elenco su supporto magnetico (dischetti) e cartacei,per portarlo all’attenzione della S.V.I. Qualora volesse essere serio e conseguente,Ella ha il dovere di chiedere alla banche di cui all’elenco,di annullare i provvedimenti di rincari,mediante analoga pubblicazione in G.U. In caso contrario-conclude ADUSBEF- i consumatori italiani avrebbero il sacrosanto diritto di ritenere che i suoi appelli,siano -alla stessa stregua della carica a vita- vere e proprie buffonate, che non hanno neppure il pregio di divertire i correntisti".

11/10/2004

Documento n.4175

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