Bond Cirio. Le banche accantonino un miliardo di euro.

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
BOND CIRIO: LE BANCHE CHE HANNO COLLOCATO LE OBBLIGAZIONI ?TRUFFALDINE?, DEVONO PRUDENZIALMENTE ACCANTONARE NEI BILANCI 1 MILIARDO DI EURO !E? QUANTO HA CHIESTO L?INTESA DEI CONSUMATORI (ADOC,ADUSBEF,CODACONS, FEDERCONSUMATORI) CHE HA DEPOSITATO ATTI DI CITAZIONE NEI TRIBUNALI CIVILI CHIEDENDO LA NULLITA? TOTALE DEI CONTRATTI, IN UNA LETTERA INVIATA OGGI AI PRESIDENTI DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE BANCHE,AI PRESIDENTI DEI COLLEGI SINDACALI,ALLA CONSB ED ALLA BANCA D?ITALIA.

La sapiente operazione di trasferimento dei debiti che le banche avevano verso il Gruppo Cirio,dai loro bilanci a quello dei risparmiatori,tramite l?emissione di obbligazioni che potevano essere vendute solo ad investitori istituzionali,deve essere totalmente annullata dai Tribunali Civili della Repubblica per gravissime violazioni delle vigenti normative. Nel 2000 infatti il Gruppo Cirio registrava il peggiore esercizio dal 1997,con un debito netto pari a 766,5 milioni di Euro e lordo di 2,2 miliardi di euro,con una perdita per 78,6 milioni miliardi di euro. A fine 1999 il Gruppo Cirio era esposto verso gli Istituti di Credito per 873 milioni di Euro. Per tale motivo alcune Banche, quelle più esposte nei confronti del Gruppo, iniziavano nel maggio del 2000 a dare assistenza finanziaria al gruppo per l?emissione di bond. La prima emissione da 150 milioni di Euro è curata da JP Morgan, UBM (Unicredit) e Banca di Roma, a cui ha fatto seguito un?altra emissione a novembre del 2000, curata sempre dagli stessi collocatori. A emettere i bond è una scatola vuota, la Cirio Finance del Lussemburgo. Nell?ottobre del 2000, sempre gli stessi collocatori curano l?emissione di 150 milioni di Euro di Cirio Finance Lux; nell?aprile del 2001 la Caboto e la UBM curano il collocamento di 200 milioni di Euro di Del Monte Finance; nel gennaio del 2001 è sempre la Caboto e la BCI a curare l?emissione di 275 milioni di Euro di Cirio Holding Lux; nel febbraio 2002, la Abax Bank e la UBM curano il collocamento di 50 milioni di Euro di Cirio Del Monte NU e, infine, nel febbraio 2002 sono la ABAX Bank e la UBM a collocare 125 milioni di Euro della Cirio del Monte NU. Grazie a questo ?prezioso? lavoro di emissione e collocamento da alcune delle stesse Banche più esposte nei confronti del Gruppo a fine 2001 l?esposizione verso il sistema bancario è sceso a 551 milioni e quello verso gli obbligazionisti, non esistente sino al 1999, sale a 729, 3 milioni di Euro. L?esposizione verso gli obbligazionisti a fine settembre del 2002 è di ben 1.125,00 miliardi di Euro, cosicché risulta che l?esposizione verso il sistema bancario è passato, grazie al collocamento degli 873 milioni di Euro di fine 1999 a soli 125,5 milioni di Euro. In altre parole l?attività di emissione delle obbligazioni vista la instancabile attività delle banche, ha consentito al Gruppo Cirio e alle Banche maggiormente esposte con lo stesso Gruppo di riposizionare l?ingentissimo debito dal breve periodo al lungo periodo, traslando in questa operazione il rischio creditizio dai propri bilanci a quelli modestissimi di migliaia di famiglie di risparmiatori. L?epilogo di questa edificante storia consiste nel fatto che il 3 novembre del 2002, per uno dei prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo Cirio, uno studio legale (organo privato che segue e cura le vicende dell?emissione per conto dei sottoscrittori ? investitori, cd. trustee), non avendo la società Cirio Finance Lux, alla scadenza rimborsato il prestito, ha provveduto a mettere in mora la stessa società, dichiarando il cd. default e avviando, successivamente l?ulteriore dichiarazione di cross ?default?, ossia la dichiarazione di inadempimento a catena su tutte le restanti obbligazioni. Poiché tale fiorente attività di accollare ad ignari risparmiatori l?esposizione delle banche verso un gruppo industriale contrasta con tutte le normative a tutela del risparmio,l?Intesa dei Consumatori è convinta che i Tribunali Civili dichiareranno la totale nullità dei contratti,con la piena restituzione delle somme investite. Proprio per questo l?Intesa dei Consumatori,in una lettera indirizzata oggi ai presidenti dei consigli di amministrazione delle banche,ai presidenti dei collegi sindacali,a Consb e Bankitalia ha chiesto di effettuare congrui e prudenziali accantonamenti nei bilanci per almeno 1 miliardi di euro.

25/06/2003

Documento n.3291

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