Bond Argentina. Senza interventi dilagheranno i ricorsi alla magistratura

in Comunicati stampa
BOND ARGENTINA: IN MERITO ALLE PREOCCUPAZIONI DELL?ULIVO, SECONDO LE QUALI, SENZA L?INTERVENTO DEL GOVERNO, DILAGHERANNO LE CAUSE, ADUSBEF RICORDA CHE SONO CENTINAIA GLI ATTI DI CITAZIONE DEI RISPARMIATORI IN SEDE CIVILE, E MIGLIAIA GLI ESPOSTI PENALI CONTRO LE BANCHE CON INCHIESTE APERTE DA MOLTE PROCURE DELLA REPUBBLICA. ARGENTINA PEGGIO DI PARMALAT,SIA PER I RISPARMIATORI COINVOLTI (600.000) CHE PER IL CONTROVALORE COMPLESSIVO PARI A 14,5 MILIARDI DI EURO,MENTRE FINORA LE CEDOLE NON CORRISPOSTE DAL DEFAULT SFIORANO I 3 MLD DI EURO ! ?Se il Governo non supererà l?attuale inerzia e latitanza rispetto al problema dei bond argentini, facendo pressione sul governo del paese sudamericano e confrontandosi con l?opposizione sulla proposta di legge da questa presentata, della questione si occuperà il sistema giudiziario, con il dilagare delle cause intentate dai piccoli risparmiatori. Questa la tesi del centrosinistra, espressa oggi in una conferenza stampa alla Camera alla quale hanno partecipato Giorgio Benvenuto e Luigi Oliveri (Ds), Mario Lettieri (Dl) e Nerio Nesi (Pdci)?. Adusbef,che ha inserito sul proprio sito www.adusbef.it un fac-simile ?fai da te? di denuncia alle Procure della Repubblica, ricorda che già sono centinaia gli atti di citazioni promossi in sede civile dalle associazioni dei consumatori nei Tribunali di tutta Italia e migliaia le denunce penali con inchieste in fase avanzata in numerose Procure, che hanno già provveduto a rinviare a giudizio per truffa i responsabili di alcune banche,condivide la proposta di legge del centrosinistra e della Lega Nord,le quali,se dovessero essere approvate,oltre a chiamare le banche alle proprie responsabilità, riuscirebbero a lenire le sofferenze di buona parte dei 600.000 risparmiatori coinvolti. La dimenticata questione dei bond argentini (alla stregua dello scandalo Bipop-Carire) è molto più grande dello scandalo Parmalat,sia per le dimensioni dei risparmiatori italiani coinvolti (circa 600.000 secondo il Governo argentino) contro i 135.000 tra azionisti ed obbligazionisti della multinazionale di Collecchio,che per il controvalore economico,pari a 14,5 miliardi di euro (le cedole non pagate dal 22 dicembre 2001 sfiorano i 3 miliardi di euro),con una media di 25.000 euro a testa,mentre la dinamica del collocamento dei bond,è un mix tra Cirio e Parmalat con una costante: addossare ai risparmiatori la rischiosità dell?investimento effettuato da istituti di credito che avevano quei bond nel loro portafoglio titoli e se ne sono liberati quando la situazione dell?Argentina evolveva verso il precipizio. Ed il dr. Profumo di Unicredit,piuttosto che confermare il Presidente dell?Abi Sella,come ha dichiarato oggi,si preoccupi invece di risarcire i numerosissimi risparmiatori truffati dagli scandali Parmalat ed Argentina,che non sono ?casi isolati? ma vera e propria patologia di un sistema bancario che ciononostante,ancora viene protetto oggi,dalla Banca d?Italia.

11/05/2004

Documento n.3929

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