Bond Argentina. Nielsen incontrerà l?Intesa.

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
BOND ARGENTINI: IL SEGRETARIO ALLE FINANZE DEL GOVERNO ARGENTINO GUILLERMO NIELSEN HA CONVOCATO L?INTESA DEI CONSUMATORI IL 25 LUGLIO P,V. ALLE ORE 15,00 A ROMA NELLA SEDE DELLA BANCA LAZARD FRERES IN VIA P0,25 A, PER DISCUTERE LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DELL?ARGENTINA. MA L?INTESA DEI CONSUMATORI, NON E? DISPONIBILE AD ACCETTARE PASSIVAMENTE, UNA DECURTAZIONE DEL CAPITALE DEL 70 PER CENTO,PER I 450.000 RISPARMIATORI ITALIANI, COME E? STATO VENTILATO AD ARTE.

L?Intesa dei Consumatori è stata convocata al tavolo della ristrutturazione del debito argentino il prossimo venerdì 25 luglio alle ore 15 dal governo dell?Argentina,nella sede della Banca Lazard Frères in Via Po a Roma, che come è noto è l?Advisor del Governo Argentino in questa difficile trattativa. L?incontro con il segretario alle finanze Guiellermo Nielsen, che aveva già incontrato l?Intesa dei Consumatori prima delle elezioni promettendo di onorare il debito argentino,è importante perché rappresenta la continuità dell?ex presidente Duhalde all?indomani della elezione del nuovo Presidente, che dovrà impegnarsi a risanare il Bilancio statale e soprattutto ad onorare il debito estero. Secondo le dichiarazioni del segretario Nielsen riferite all?ultimo incontro con l?Intesa, i bond argentini, che purtroppo comprendono i 450mila cittadini italiani, erano pari a 60 miliardi di euro così distribuiti: il 50 per cento (30 miliardi di euro) in mano ai risparmiatori argentini ; il 25 per cento circa (15 miliardi di euro) in mano ai risparmiatori italiani; il restante 25 per cento in mano al resto del mondo. L?Intesa dei Consumatori ha presentato atti di citazione contro numerose banche che hanno appioppato bond argentini ad ignari risparmiatori, scaricandoli dal loro portafogli quando la situazione dell?Argentina andava verso un irreversibile fallimento senza informarli compiutamente sui rischi dell?investimento, e stigmatizza le voci diffuse ad arte per un rimborso del 30 per cento del capitale investito giudicandole inaccettabili per i risparmiatori italiani. Poiché lo stesso segretario Nielsen, nella riunione avvenuta nella sede di Mediobanca a Piazza di Spagna a Roma, si era impegnato, qualora ci fosse stata - com?è poi avvenuta - la continuità del governo Duhalde, ad effettuare una ristrutturazione del debito argentino che non penalizzasse i risparmiatori né decurtasse il valore dell?investimento ed il capitale investito, ma un allungamento del debito ed una riduzione degli interessi a quelli di mercato, l?Intesa chiederà conto di voci diffuse ad arte, provenienti da ambienti bancari, per decurtare il 70 per cento del capitale investito. Finora l?Intesa dei Consumatori ha stigmatizzato le azioni di rivalsa contro l?Argentina sostenendo, anche negli incontri con gli esponenti del Governo italiano delegati a trattare la questione, un risanamento dei conti ed aiuti della comunità internazionale per far uscire l?Argentina dalla crisi economica nella quale è stata condotta dal combinato disposto Menem (privatizzazione spinta) - Cavallo (dollarizzazione del peso), ma non accetterà mai una proposta di decurtare del 70 per cento il valore investito in buona fede e dietro espliciti consigli delle banche,del sudato risparmio degli italiani.

22/07/2003

Documento n.3372

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