Black out. Giallo sui rimborsi. Il testo della lettera a Pippo Ranci

in Comunicati stampa

COMUNICATO DELL?INTESA DEI CONSUMATORI
(Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori)
BLACK OUT, GIALLO SUI RIMBORSI: L?AUTORITA DELL?ENERGIA ELETTRICA E L?ENEL FINISCONO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA. RANCI SPINGE A FAR CAUSA 25 MILIONI DI UTENTI ROVINANDO LE SOCIETA? ELETTRICHE COME PER LA RC AUTO. DURISSIMA RISPOSTA DELL?INTESA. DAL SITO DELL?ENEL MANCA LA CARTA DEI SERVIZI CHE PREVEDE IL RIMBORSO AUTOMATICO IN CASO DI INTERRUZIONE DELL?ENERGIA SUPERIORE A 90 MINUTI...IN COMPENSO VIENE PUBBLICATO L?INVITO DI RANCI A NON CHIEDERE RIMBORSI!!

L?Autorità per l?energia elettrica ed il gas e la società Enel finiscono dinanzi alle Procure della Repubblica di Roma e Torino che indagano sulla vicenda del black out. A portarle davanti la magistratura l?Intesa dei consumatori che, con una lettera ? esposto ?denuncia, risponde in maniera durissima alla comunicazione inviata da Pippo Ranci alle associazioni dei consumatori, in cui si chiedeva di astenersi dal parlare di rimborsi per il distacco della corrente durante il black out. Ecco gli stralci più significativi dell??affondo? dell?Intesa all?Autorità e al suo Presidente Ranci: [?]?Orbene siamo curiosi di capire se lei abbia consapevolmente abbandonato , in tale lettera, il suo ruolo istituzionale. E, infatti: 1 - non ci sembra che il ruolo dell?Autorità da lei presieduta sia quello di tutelare le società di gestione e distribuzione dell?energia quanto piuttosto degli utenti 2 - ci sconcerta che ella stimoli 25 milioni di cittadini ad agire in giudizio per i danni subiti (infatti i danni sono stati subiti da tutti gli utenti italiani) per cui il suo suggerimento sembra tendere alla paralisi della Giustizia, se non dobbiamo credere che ella, forte della legge "salvacompagnie", non pensi di mettere al riparo le società elettriche da conseguenze risarcitorie contando sulla impossibilità di adire i giudici di pace. Nell?un caso e nell?altro ci sembra che lei avrebbe dovuto scriverci su come ottenere un risarcimento al più presto possibile e non su come imboccare una strada lunga, complessa e forse costosa più del quantum di danno da conseguire. 3 - quanto poi al contenuto sostanziale della sua lettera osserviamo: 3A- a cosa servirebbero gli standard di continuità fissati da questa Autorità per le imprese distributrici se non a costituire anche un parametro di inadempimento verso l?utenza nel caso in cui non vengano osservati? 3B- lei pensa davvero che un giudice di pace adito con un ricorso di equità non considererebbe fonte di danno risarcibile il black out in questione in presenza di quei parametri dalla sua stessa Autorità fissati? ma se non lo pensa allora lei desidera portare le società elettriche al fallimento visto che se davvero 25 milioni di utenti scegliessero la strada da lei consigliata nella lettera i bilanci delle società sarebbero aggravati da almeno 50.000 lire per 25 milioni oltre almeno 500.000 lire per 25 milioni di spese legali da pagare con un sicuro tracollo dei bilanci e necessità di aumento delle tariffe e nuove spinte inflattive gravissime. In conclusione il suo azzardato consiglio costituisce a nostro parere un comportamento gravissimo sotto tutti i profili e apportatore di danno gravissimo all?economia nazionale a al sistema di distribuzione dell?energia. Solo questo basterebbe , in altri civili paesi, ad uno Stato efficiente e onesto a indurre alle dimissioni chi si sia reso responsabile di una tale irresponsabile affermazione. 3C- non meno fuorviante aver omesso, nella sua lettera, di ricordare che le delibere da lei citate NON ESCLUDONO affatto dal risarcimento il caso del blackout ultimo in quanto esplicitamente disciplinano le ipotesi di forza maggiore tra le quali (vedi art. 23 ) NON RIENTRA quello in esame almeno fin tanto che la caduta dell?albero in Svizzera o la incapacità degli operatori svizzeri o italiani non venga qualificata come calamità naturale con provvedimento dell?autorità competente...!!! 3D- assolutamente grave poi appare - e sotto questo profilo inviamo copia della sua lettera ai Procuratori della Repubblica di Roma e Torino che hanno in corso una indagine in merito - aver taciuto che la carta dei servizi ENEL prevede proprio il risarcimento automatico in caso di black out elettrico. Forse non gliela hanno fatto leggere? o cosa dobbiamo pensare? può un pubblico ufficiale come il Presidente dell?Autorità dell?energia tacere a milioni di utenti di un diritto-possibilità di essere risarciti ? [?] E, in conclusione , non solo non diffonderemo agli utenti le informazioni da lei inviateci e carenti da tanti profili, ma diffonderemo la sua lettera e la nostra risposta per far capire agli utenti chi e come li tutela nel nostro Paese.? Infine l?Intesa dei consumatori denuncia ? guarda caso ? l?assenza dal sito internet dell?Enel della Carta dei servizi della società che prevede il rimborso automatico per gli utenti per interruzioni dell?energia oltre i 90 minuti. In compenso ? commenta ironicamente l?Intesa ? è pubblicato in bella vista l?invito di Ranci a non chiedere i rimborsi per il black out.


Il testo della lettera a Pippo Ranci. gent.mo dott. Pippo Ranci Autorità dell?energia .............................. p.c. alle associazioni della CNCU p.c. al Procuratore della Repubblica di Torino e Roma Abbiamo ricevuto la sua lettera del 2 ottobre 2003 prot. PR/M03/2861 nella quale invita le associazioni dei consumatori a non dare informazioni agli utenti circa il loro diritto ad ottenere un risarcimento dal black out ultimo, informandoci anche - cosa più da avvocato che da Presidente dell?Autorità dell?energia - che gli utenti possono "rivolgersi alla Magistratura ordinaria che ha la competenza a pronunciarsi in merito all?accertamento delle eventuali responsabilità e alla quantificazione dei danni subiti". Orbene siamo curiosi di capire se lei abbia consapevolmente abbandonato , in tale lettera, il suo ruolo istituzionale.. E, infatti: 1- non ci sembra che il ruolo dell?Autorità da lei presieduta sia quello di tutelare le società di gestione e distribuzione dell?energia quanto piuttosto degli utenti 2- ci sconcerta che ella stimoli 25 milioni di cittadini ad agire in giudizio per i danni subiti (infatti i danni sono stati subiti da tutti gli utenti italiani) per cui il suo suggerimento sembra tendere alla paralisi della Giustizia, se non dobbiamo credere che ella , forte della legge "salvacompagnie", non pensi di mettere al riparo le società elettriche da conseguenze risarcitorie contando sulla impossibilità di adire i giudici di pace. Nell?un caso e nell?altro ci sembra che lei avrebbe dovuto scriverci su come ottenere un risarcimento al più presto possibile e non su come imboccare una strada lunga, complessa e forse costosa più del quantum di danno da conseguire. 3- quanto poi al contenuto sostanziale della sua lettera osserviamo: 3A- a cosa servirebbero gli standard di continuità fissati da questa Autorità per le imprese distributrici se non a costituire anche un parametro di inadempimento verso l?utenza nel caso in cui non vengano osservati? 3B- lei pensa davvero che un giudice di pace adito con un ricorso di equità non considererebbe fonte di danno risarcibile il black out in questione in presenza di quei parametri dalla sua stessa Autorità fissati? ma se non lo pensa allora lei desidera portare le società elettriche al fallimento visto che se davvero 25 milioni di utenti scegliessero la strada da lei consigliata nella lettera i bilanci delle società sarebbero aggravati da almeno 50000 lire per 25 milioni oltre almeno 500000 lire per 25 milioni di spese legali da pagare con un sicuro tracollo dei bilanci e necessità di aumento delle tariffe e nuove spinte inflattive gravissime. In conclusione il suo azzardato consiglio costituisce a nostro parere un comportamento gravissimo sotto tutti i profili e apportatore di danno gravissimo all?economia nazionale a al sistema di distribuzione dell?energia. Solo questo basterebbe , in altri civili paesi, ad uno Stato efficiente e onesto a indurre alle dimissioni chi si sia reso responsabile di una tale irresponsabile affermazione. 3C- non meno fuorviante aver omesso, nella sua lettera, di ricordare che le delibere da lei citate NON ESCLUDONO affatto dal risarcimento il caso del blackout ultimo in quanto esplicitamente disciplinano le ipotesi di forza maggiore tra le quali (vedi art. 23 ) NON RIENTRA quello in esame almeno fin tanto che la caduta dell?albero in Svizzera o la incapacità degli operatori svizzeri o italiani non venga qualificata come calamità naturale con provvedimento dell?autorità competente...!!! 3D- assolutamente grave poi appare - e sotto questo profilo inviamo copia della sua lettera ai Procuratori della Repubblica di Roma e Torino che hanno in corso una indagine in merito - aver taciuto che la carta dei servizi ENEL prevede proprio il risarcimento automatico in caso di black out elettrico. Forse non gliela hanno fatto leggere? o cosa dobbiamo pensare? può un pubblico ufficiale come il Presidente dell?Autorità dell?energia tacere a milioni di utenti di un diritto-possibilità di essere risarciti ? 3E- in base a quali considerazioni giuridiche - visto che definire il black out in questione "evento complesso...per intere aree e non per zone locali..." non ci sembra una comprensibile, nè condivisibile, considerazione nè logica nè tanto meno giuridica - lei afferma scorrettamente nella sua lettera che per tali ipotesi il trattamento dovrebbe essere diverso da quello della interruzione in uno o 100 o 1000 quartieri o città italiane? 3F- lei conosce l?art. 1460 del codice civile e la giurisprudenza di merito formatasi in occasione dell?autoriduzione delle bollette Sip? noi sì. 3G - infine, come mai ci invita a rivolgerci al giudice civile "competente a pronunciarsi..." dimenticando l?azione di cui all?art. 3 della legge 281/98, CON EFFETTO PER L?INTERA CATEGORIA DI UTENTI, e la competenza esclusiva di cui al DL 80/98? Ciò detto, crediamo opportuno invitarla a svolgere rapidamente attività a favore dell?utenza, e a battersi per un risarcimento automatico a seguito del grave episodio verificatosi, anche spiegando alla gente come mai dallo scorso mese di giugno ad oggi ancora non ha adottato le doverose delibere relative ai risarcimenti automatici, annunciate nel documento di consultazione allora diffuso. E, in conclusione , non solo non diffonderemo agli utenti le informazioni da lei inviateci e carenti da tanti profili, ma diffonderemo la sua lettera e la nostra risposta per far capire agli utenti chi e come li tutela nel nostro Paese. Si abbia i nostri saluti. ADOC- ADUSBEF- CODACONS- FEDERCONSUMATORI

06/10/2003

Documento n.3470

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