BENE BANCA VAGIENNA: COMMISSARIATA, E NON HA PROBLEMI PATRIMONIALI. BANKITALIA,OLTRE A NON MOTIVARE LE RAGIONI,USA DUE PESI E DUE MISURE CON IL MPS

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 COMUNICATO STAMPA

BENE BANCA DI VAGIENNA: COME MAI E’ STATA COMMISSARIATA, SE NON HA PROBLEMI PATRIMONIALI ? BANKITALIA,OLTRE A NON MOTIVARE LE RAGIONI,USA DUE PESI E DUE MISURE CON MPS E BENE BANCA

    La Banca di credito cooperativo di Bene Vagienna, società cooperativa, con sede legale in Bene Vagienna (20 sportelli tra Cuneo e Torino, 145 lavoratori, attivi per 820 milioni di euro), con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 26 aprile, su proposta della Banca d’Italia, è stata sottoposta alla procedura dell’amministrazione straordinaria ai sensi dell’art. 70, comma 1, lett. a) del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia. Le funzioni dell’assemblea sono sospese e dunque non si svolgerà l’assemblea dei soci prevista, in seconda convocazione. Con provvedimento della Banca d’Italia del 2 maggio sono stati nominati, quale commissario straordinario, il dott. Giambattista Duso e, quali componenti il Comitato di sorveglianza, l’avv. Roberto Ghio, il prof. Giovanni Ossola e l’avv. Renato Martorelli. La gestione della banca è affidata agli organi straordinari, che operano sotto la supervisione della Banca d’Italia. L’attività della banca prosegue regolarmente, con buoni fondamenti strutturali ed economici di liquidità e patrimoniali, non vi sono rischi per i clienti ed i soci. Le motivazioni che hanno portato al commissariamento, infatti, secondo quanto si legge all’art. 70 co.1, l. a del Testo unico in materia bancaria e creditizia non attengono a ragioni economiche ma di governance legate a “irregolarità amministrative e violazioni di norme regolanti l’attività bancaria”.  In un incontro con i sindacati, il dottor Giambattista Duso, Commissario straordinario di Bene Banca nominato dalla solita lista di Bankitalia, ha rassicurato i rappresentanti dei lavoratori circa la situazione della banca: le motivazioni dell’amministrazione straordinaria cui è sottoposta la Bene Banca dal 26 aprile, data del Decreto, escludono difficoltà relative alla solidità ed al patrimonio della stessa. Il dottor Duso ha ribadito che il provvedimento è stato preso a tutela dei clienti (che non corrono rischi stante il fatto che il credito cooperativo gode, oltre che delle tutele del Fondo interbancario dei depositanti, anche di quelle specifiche del settore), dei soci e dei dipendenti nei confronti dei quali non sussistono problemi e che, anzi, in questo momento particolare vanno incoraggiati e supportati. Occorre rimarcare come in un momento così delicato, è necessario che tutti gli attori del mercato finanziario nazionale e locale agiscano con correttezza e professionalità, a protezione complessiva del risparmio, attività tutelata dalla Costituzione.    Adusbef auspica che la Banca d’Italia, nei provvedimenti di commissariamento che sottopone al ministero dell’Economia che li ratifica al buio, cominci a motivare, rendendo più trasparenti le ragioni di gravità che portano a tali atti, essendo intollerabile che i consumatori possano accettare i due pesi e due misure adottati per le grandi e piccole banche, magari da spingere nelle braccia di banche azioniste di Bankitalia per restringere la scarsa concorrenza nel settore, e banche più blasonate come il Monte dei Paschi di Siena, il cui commissariamento avrebbe impedito un crack annunciato, impedito solo dalla iniezione di liquidità dei Monti bond di oltre 4 miliardi di euro.

 

                                                                                                 

 

10/05/2013

Documento n.9396

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