BCE: IL "MIRACOLATO" BINI SMAGHI,CHE NON SARA’ MAI GOVERNATORE BANKITALIA SI DIMETTA SENZA CONDIZIONI. I GOVERNI NON SUBISCANO RICATTI DAGLI OLIGARCHI

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BCE: IL "MIRACOLATO" BINI SMAGHI,CHE NON SARA’ MAI GOVERNATORE BANKITALIA SI DIMETTA SENZA CONDIZIONI. I GOVERNI NON SUBISCANO RICATTI DAGLI OLIGARCHI Quando venne designato alla Bce, Lorenzo Bini Smaghi riuscì da vero e proprio "miracolato" a superare inspiegabilmente altre candidature più forti ed autorevoli maturate all'interno della Banca d'Italia, ed oggi che dovrebbe fare un passo indietro per onorare quel sacro principio,secondo il quale alla Bce non possono coesistere due membri di uno stesso Paese, cerca di ricattare chiedendo lo scambio con la carica di Governatore della Banca d'Italia,passando avanti ad almeno altri 3 dirigenti che hanno titoli superiori,qualora venisse scelta la soluzione interna. Ieri infatti il signor Bini Smaghi,dopo un incontro a Palazzo Chigi, alla richiesta di compiere spontaneamente e responsabilmente un passo indietro, dando le proprie dimissioni, nel pieno rispetto dell'autonomia della Banca centrale europea, dopo che il Consiglio Ecofin ha proposto la candidatura alla presidenza della Bce di Mario Draghi, l'oligarca fiorentino ha espresso la sua ostilità all'ipotesi di sue dimissioni, ricordando che il suo mandato di 8 anni suo scade solo il 31 maggio 2013, incurante di precedenti dimissioni spontanee offerte dal francese Christian Noyer,che si fece da parte al momento dell'elezione di Trichet alla presidenza della Banca Centrale Europea. I governi,che hanno già dato deleghe in bianco ad oligarchi delle banche centrali senza chiedere in cambio regole certe per evitare collusioni con i banchieri e speculazioni finanziarie sulla pelle dei mercati, dei risparmiatori e delle famiglie impoverite dalla crisi sistemica iniziata il 7 luglio 2007 con la bolla dei mutui sub-prime,non devono subire ricatti dai Bini Smaghi di turno e l'Adusbef, che ha mostrato la più ferma contrarietà alla nomina di Mario Draghi alla presidenza,per il suo passato oscuro in Goldman Sachs e la gestione delle privatizzazioni a prezzi stracciati, chiede di evitare alcun tipo di pressione su un signore già miracolato sei anni fa quando scavalcò almeno 4 dirigenti di Bankitalia per ottenere inopinatamente la carica nella BCE. E’ vergognoso e ributtante il comportamento della Banca centrale europea, che da una parte dice di opporsi ad eventuali pressioni sul suo consigliere esecutivo Lorenzo Bini Smaghi perché lasci il board prima del tempo, dall’altra esercita deplorevoli pressioni aggiugendo di attendersi che il governo italiano chieda al banchiere fiorentino di diventare governatore di Banca d'Italia. Adusbef che non è mai stata tenera con il governo italiano, condivide in pieno la richiesta ufficiale di dimissioni di Lorenzo Bini Smaghi dal board della Bce, in modo da consentire alla Francia di fare entrare un suo esponente, dato che Parigi, con l'uscita di Trichet, rimarrebbe infatti senza esponenti nella Bce a fronte di due italiani. E’ anche arrivata l’ora di ridefinire l’architettura della Bce e nuove regole monetarie, un anuova Bretton Woods per evitare che cricche di irresponsabili,possano continuare a decidere avallando le insopportabili speculazioni sulla pelle dei popoli, per riaffermare il primato della politica e dei governi democraticamente eletti sulle oligarchie finanziarie.

17/06/2011

Documento n.8969

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