BANKITALIA: ILLECITI BANCARI SAREBBERO -SECONDO GOVERNATORE VISCO- “CIRCOSCRITTI”? CON PARTE SISTEMA BANCARIO COMMISSARIATO...

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

BANKITALIA: ILLECITI BANCARI SAREBBERO -SECONDO GOVERNATORE VISCO- “CIRCOSCRITTI”? CON PARTE SISTEMA BANCARIO COMMISSARIATO,BANCHIERI PRINCIPALI INDAGATI PER REATO USURA,CRACK MPS RIPIANATO 4 MLD MONTI BOND, 7 MLD TITOLI TOSSICI CARIGE ? DIRE BASTA PROTEZIONISMO BANKITALIA.

 

     Gli ''episodi illeciti che hanno colpito alcune banche italiane sono rilevanti ma circoscritti''- ha affermato oggi il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

   All’Adusbef non appare circoscritto il fenomeno di una cattiva gestione creditizia ad opera di banchieri, sotto processo per il reato di frode fiscale (Alessandro Profumo MPS); rinviati a giudizio per il crack Mps (Giuseppe Mussari ex presidente Abi) salvato da 4 miliardi di euro di Monti Bond;    indagati per il reato di truffa ed usura aggravata dalla Procura della Repubblica di Forlì, con 29 tra i principali esponenti del sistema bancario  iscritti  sul registro degli indagati come il presidente di Intesa Giovanni Bazoli, il dg della stessa banca Pietro Modiano, l’ex ad di Intesa ed ex ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, l’ex ad di Generali Giovanni Perissinotto, l’ex presidente di Patti Chiari dell’Abi Filippo Cavazzuti.

    Non sembrano episodi circoscritti ed irrilevanti le inchieste giudiziarie contro 20 dirigenti Unicredit (tra cui due componenti il Cda) rinviati a giudizio dal Pm Isabella Ginefra della Procura di Bari) ed accusati di aver causato il fallimento dell'azienda Divania spa di Modugno (che dava lavoro ad oltre 400 dipendenti) facendo sottoscrivere al titolare prodotti finanziari tossici senza informarlo dei rischi connessi all'operazione ed accusati di truffa aggravata, appropriazione indebita, estorsione; né i 7 miliardi di euro di contratti derivati «a leva» (a debito, ovvero con rischi di perdite superiori all’investimento) sui Titoli di Stato italiani sottoscritti da Banca Carige, pari al 4% dei 26 miliardi di raccolta e 3,5% sui 30 miliardi di impieghi con controparte Deutsche Bank, la stessa di Santorini nel caso di Mps, con collaterali a garanzia, da integrare o diminuire a seconda dell’andamento dei contratti pari ad 1,1 miliardi a giugno scorso.

   Né appaiono episodi limitati le decine di banche commissariate da Bankitalia,a cominciare da Banca delle Marche; Tercas (Cassa di Risparmio di Teramo); la Banca Popolare di Spoleto;  la Cassa di Risparmio di Ferrara;  l’Istituto di credito sportivo; la Banca dei due mari credito cooperativo e la Bene Banca Credito Cooperativo di Bene Vagienna; le Bcc (Banche di Credito Cooperativo) di Monastier e del Sile, di S.Francesco, del Veneziano (il cui presidente aveva incarichi importanti nel sistema delle casse e dell’ABI), Euganea e Ospedaletto, di Alberobello e Sammichele di Bari, mentre tra gli intermediari non bancari,  figurano Spoleto Crediti e Servizi Società Cooperativa; Credito di Romagna S.p.A.

   Per non parlare di: Cassa di Risparmio di Rimini spa; Banca di Credito Cooperativo di Cagliari Società cooperativa; Banca di Credito Cooperativo di Offanengo; Banca di Credito Cooperativo di San Vincenzo La Costa Società Cooperativa; Banca di Credito Cooperativo di Scandale Società Cooperativa; Banca di Credito dei Farmacisti SpA; Banca Popolare Valle d'Itria e Magna Grecia Società Cooperativa; Mobilmat Istituto di moneta elettronica S.p.A; Mantovabanca 1896 Credito Cooperativo; Banca Popolare Vesuviana Società Cooperativa; BCC del Molise; Credito Cooperativo Fiorentino; SediciBanca gruppo Delta; -Banca di Cosenza Credito Cooperativo; Banca di Credito Cooperativo della Sibaritide; Banca MB; Banco Emiliano Romagnolo S.p.A; Banca Network, recentemente uscite dall’amministrazione straordinaria.

   Non sono fatti episodici le condanne del PM di Milano Alfredo Robledo inflitte ad alcune banche che hanno appioppato derivata tossici al Comune di Milano; né le richieste di rinvio a giudizio riguardanti  67 persone e due società che erogavano crediti allegri al Credito Fiorentino con le ipotesi di truffa e bancarotta, con  Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei che  “ideavano e realizzavano le strategie societarie e bancarie finalizzate ad ottenere l’erogazione del denaro da parte del Credito cooperativo fiorentino. E intollerabile il protezionismo di Bankitalia verso un sistema bancario inefficiente esoso ed infetto di derivati tossici appioppati ad imprese ed enti locali, perfino accusato di praticare usura e truffa da alcune procure della Repubblica, ultima quella di Forlì.

                                                                                 

                                                                                                                                                                                Elio Lannutti (Adusbef)

Roma,10.9.2013

 

10/09/2013

Documento n.9472

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK