BANKITALIA: FALLIMENTO VIGILANZA- GESTIONE, COME DIMOSTRATO DA CESSIONE 3 GOOD BANK 1 EURO

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COMUNICATO STAMPA

 

BANKITALIA: FALLIMENTO VIGILANZA- GESTIONE, COME DIMOSTRATO DA CESSIONE 3 GOOD BANK 1 EURO

 

 

   La delibera stipulata oggi dal Direttorio della Banca d'Italia di un contratto, per la cessione a Unione di Banche Italiane (Ubi Banca) di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell'Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, la dimostrazione più lampante del doppio fallimento di Bankitalia, sia nella vigilanza a maglie larghe (che ha provocato crac e dissesti, addossati a 130.000 famiglie espropriate) che nella gestione tramite propri fiduciari delle 4 banche in risoluzione, che hanno accumulato perdite considerevoli di almeno 1,6 miliardi di euro in soli 14 mesi.

   Le contiguità delle banche socie con le autorità vigilanti, oltre ad essere intollerabili, hanno prodotto il grave scandalo di Etruria & C, vendute ad 1 euro ad Ubi Banca, dopo che la sciagurata gestione dei fiduciari di Bankitalia, come Roberto Nicastro (ex Unicredit) e Maria Pierdicchi (ex Standard & Poor’s), ha prodotto una voragine a Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti (per CariFerrara, invece, dovrebbe farsi avanti Bper), tre delle quattro banche "salvate" dal governo Renzi a novembre 2015 previo esproprio criminale di 130.000 famiglie, con la stessa Ubi Banca che avrà sconti fiscali per circa 600 milioni di euro.

  Il disastro nella vigilanza a maglie larghe, la sciagura nella gestione delle good bank, ricapitalizzate con 1,6 miliardi di euro accollato al sistema bancario tramite i contributi obbligatori al Fondo di risoluzione (quattro annualità anticipate per 2,3 miliardi complessivi a tutt' oggi) ed il prestito ponte da 1,6 miliardi concesso da Intesa, Unicredit e dalla stessa Ubi, deve indurre il governo ad una urgente riforma dell’autorità di vigilanza, per restituire fiducia e credibilità, oggi irrimediabilmente perduta nella Banca d’Italia.

 

 

                                                                                                                 Elio Lannutti (Adusbef)

Roma,18.1.2017

 

18/01/2017

Documento n.10471

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