BANCHE: POPOLARE VICENZA DECOTTA, AZZERA VALORE AZIONI TRUFFANDO 118.000 AZIONISTI, E L'INUTILE CONSOB, AVVIA PROCEDIMENTI SANZIONATORI, DOPO AVER SECRETATO LE MULTE A ZONIN & C.PER 73.000 EURO, 2.920 EURO A TESTA ? CONSOB VA SCIOLTA E CHIAMATA A RISARCIRE I GRAVI DANNI INFERTI AI RISPARMIATORI

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

BANCHE:  POPOLARE VICENZA DECOTTA, AZZERA VALORE AZIONI TRUFFANDO 118.000 AZIONISTI, E L’INUTILE CONSOB, AVVIA  PROCEDIMENTI SANZIONATORI, DOPO AVER SECRETATO LE MULTE A ZONIN & C.PER 73.000 EURO, 2.920 EURO A TESTA ? CONSOB VA SCIOLTA E CHIAMATA A RISARCIRE I GRAVI DANNI INFERTI AI RISPARMIATORI

 

   Quale utilità per il mercato ed i risparmiatori può avere la Consob presieduta da Giuseppe Vegas, che all’indomani del crac della Banca Popolare di Vicenza, che ha bruciato oltre 10 miliardi di euro in poco tempo, passando da 6 miliardi di euro a 10 milioni, dopo aver votato la trasformazione in Spa e svalutato le azioni da 62,50 euro a 0,10 euro con una perdita del 99,84%, truffando e frodando 118.000 azionisti ?

  Dopo il crac della BpVi, l’inutile Consob, che va sciolta con effetto immediato con urgente azione risarcitoria verso dirigenti incapaci di prevenire scandali e bancarotte, ha fatto sapere di aver avviato sei procedimenti sanzionatori verso i componenti del cda, del collegio sindacale, della direzione generale e il responsabile della funzione di controllo in carica all'epoca dei fatti contestati (che spaziano tra l'aprile del 2011 e l'aprile del 2015), oltre ad altri dipendenti che hanno avuto un ruolo attivo nelle condotte illecite.

    Uno dei procedimenti sanzionatori è invece indirizzato alla sola banca per "omissioni, inesattezze o ritardi... nella diffusione di informazioni concernenti" la determinazione del prezzo delle azioni, gli esiti degli aumenti di capitale del 2013 e del 2014 e le dichiarazioni sull'allargamento della compagine sociale. I procedimenti contro il vertice della Bpvi contestano violazioni della disciplina sull'adeguatezza degli investimenti in azioni della banca da parte della clientela, la violazione dei doveri di diligenza, correttezza e trasparenza verso la clientela, carenze nella gestione degli ordini di vendita delle azioni impartiti dai soci e nella determinazione del prezzo dei titoli, "carenze informative" nella documentazione relativa all'aumento di capitale del 2014, priva di "informazioni esaustive" sulla "modalità di determinazione del prezzo di emissione delle azioni", sulla "persistente situazione" di difficoltà di smobilizzare le azioni nonché sull' "entità" e gli "effetti" dei "finanziamenti correlati" all'acquisto di azioni.

     Con un altro procedimento sanzionatorio la Consob ritiene che la banca "abbia svolto un'attività promozionale e sollecitatoria nei confronti di una platea indistinta di clienti" offrendo ai clienti azioni Bpvi in portafoglio con modalità tali da "configurare un'ipotesi di offerta al pubblico di prodotti finanziari senza pubblicare, preventivamente, un prospetto approvato da Consob". Questa attività era finalizzata, per la Consob, "a evitare il superamento dei limiti" di consistenza del 'Fondo acquisto azioni proprie': da non credere l’avvio di procedimenti dopo anni dalle condotte truffaldine di Zonin & Soci a danno di 118.000 azionisti !

   Ma non è la stessa Consob, che per non disturbare i loschi affari e le condotte criminali dei vertici della banca, aveva comminato una lieve multa per complessive 73.000 euro pari a 2.930 euro pro-capite, dopo il procedimento avviato il 30 luglio 2014, tenuto riservato e scoperchiato per caso il 17 novembre 2015 in relazione a "carenze di carattere procedurale nonché condotte operative irregolari relative alla valutazione di adeguatezza" della clientela ?

 La Consob che aveva tenuto segrete le sanzioni, pari a 2.920 euro a testa, per non disturbare i vertici della BpVi, scoperta per caso in un supplemento al prospetto di un prestito obbligazionario, non da doverosa comunicazione al mercato, a carico dei componenti del cda, collegio sindacale, direttore generale vice della divisione mercati in carica al tempo dei fatti: Giovanni Zonin, Marino Breganze, Andrea Monorchio, Giorgio Tibaldo, Paolo Bedoni, Paolo Sartori, Alessandro Bianchi, Vittorio Domenichelli, Giovanni Fantoni, Zeffirino Filippi, Maria Carla Macola, Franco Miranda, Gianfranco Pavan, Fiorenzo Sbabo, Maurizio Stella, Paolo Tellatin, Ugo Ticozzi, Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto, Roberto Zuccato, Giovanni Zamberlan, Giacomo Cavalieri, Laura Piussi, Samuele Sorato ed Emanuele Giustini, va sciolta e chiamata a rispondere dei gravissimi danni inferti.

 

                                                                                      Elio Lannutti (Adusbef) - Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 21.4.2016

 

 

21/04/2016

Documento n.10300

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