BANCHE: LODEVOLE LA DELIBERA DI CONFINDUSTRIA SICILIA PER LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE PER MANCATO ACCESSO AL CREDITO
COMUNICATO STAMPA
BANCHE: LODEVOLE E DA ESPORTARE IN TUTTA ITALIA, LA DELIBERA DI CONFINDUSTRIA SICILIA PER LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE PER MANCATO ACCESSO AL CREDITO.
Lodevole e da esportare in tutta Italia la delibera di Confindustria Sicilia per la costituzione di parte civile nei processi intentati dalle imprese che si sentono vessate dalle banche, per via del mancato accesso al credito pur avendone i requisiti, annunciata dal presidente dell'associazione degli industriali in Sicilia, Antonello Montante.
Non è più tollerabile il potere di banchieri impuniti, che erogano fidi ad amici e sodali, come dimostrano gli scandali di Zunino, Zalesky, Ligresti e le inchieste giudiziarie dei magistrati, ultima la Procura di Ancona, che ha contestato agli ex amministratori di Banca delle Marche perfino i reati di associazione a delinquere per uso truffaldino del credito e risparmio erogato ad amici e compari.
Non è più possibile consentire a questo sistema bancario di negare i prestiti a tanti imprenditori affidabili, che rischiano di fallire per mancanza di ossigeno da parte delle banche, o di revocare gli affidamenti concessi in precedenza con un preavviso di 24 ore, trascinando così nel crack imprese sane, che avrebbero al contrario bisogno di finanziamenti per proseguire le attività.
Non è per caso che nella classifica del grado di fiducia verso le istituzioni, le banche sono al terz’ultimo posto, dopo Parlamento e partiti politici, essendo percepite dai cittadini come “usurarie”, “ladre”, “truffatrici”, essendo queste le prime parole associate alle banche, secondo i risultati dell’indagine Ispo nell’ultimo sondaggio di Renato Mannheimer sono proprio queste.
Se le banche restano inamovibili ai cambiante sociali e strutturali in corso, a differenza della classe politica che seppur tardivamente ha percepito l’esigenza di cambiare registro, continuando ad erogare fidi ad amici e compagni di merende, oltre alla sacrosanta indignazione popolare ed ai procedimenti per associazione a delinquere, difficilmente potranno evitare le sacrosante condanne giudiziarie.
Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)
Roma, 16.4.2014
17/04/2014
Documento n.9681