Banche italiane e trasparenza. I casi Usa e Spagna

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA DI ADUSBEF
BANCHE: AUMENTANO I COSTI, DIMINUISCE LA TRASPARENZA ! LE BANCHE ITALIANE, OLTRE AD ESSERE LE TRA PIU? ESOSE D?EUROPA (UN CONTO CORRENTE CON 11 OPERAZIONI MENSILI COSTA 442 EURO IN ITALIA,CONTRO 78 EURO IN FRANCIA, CON OPERAZIONI ILLIMITATE),SONO TRA LE PIU? OSCURE NELL?INDICARE I COSTI IMPOSTI AGLI UTENTI ! ALTRO CHE ?PATTI CHIARI?, PURA OPERAZIONE DI INGANNEVOLE RESTYLING ! MENTRE NEGLI USA ED IN ALTRI PAESI EUROPEI,SIA I SITI DELLE BANCHE CHE QUELLE DELLE BANCHE CENTRALI,PUBBLICANO I COSTI APPLICATI,IN ITALIA ESISTE LA PIU? ASSOLUTA RETICENZA,COME DIMOSTRA L?ULTIMA INDAGINE EFFETTUATA DA ADUSBEF SUI SITI INTERNET DI 53 BANCHE. ECCETTO BANCA SELLA,CHE PUBBLICA SUL SITO TUTTE LE CONDIZIONI,NEPPURE SCOMODANDO DIOGENE, SI RIESCONO A TROVARE I COSTI E LE CONDIZIONI APPLICATE ALLA CLIENTELA!

Negli Stati Uniti d?America,consultando il sito della Banca Centrale (www.federalreserve.gov/) di Alan Greenspan i cittadini possono avere ogni informazione sul sistema bancario americano, (http://www. federalreserve.gov/consumers.htm) sulle caratteristiche dei servizi, sulle formule da applicare, ecc. In Spagna,come dimostrato anche dal Corsera del 2.11.2003,la trasparenza bancaria è imposta per legge da un regolamento del 1989,che obbliga le banche, le casse di risparmio, le cooperative di credito e le società finanziarie che operano nel Paese (quindi anche le filiali spagnole delle banche italiane) a pubblicare le tariffe massime applicabili alle operazioni e ai servizi offerti alla clientela. ?Dal 1990 ?scrive Giuliana Ferraino,la brava giornalista del Corriere-ogni consumatore può chiedere informazioni su prezzi e condizioni con una semplice telefonata o via fax alla Banca di Spagna, che ha creato un ufficio «per la pubblicità e la trasparenza». E, dal 2000, tutte le tariffe sono disponibili anche online sul sito web della Banca centrale (www.bde.es). Le informazioni vengono aggiornate quotidianamente alle 11 del mattino, informa l?Istituto guidato da Jaime Caruana, che è anche presidente del Comitato di Basilea, cioè l?organismo che ha messo a punto le nuove regole patrimoniali per il credito, il cosiddetto accordo di Basilea 2. Nel sito, per ogni banca, sono elencate, suddivise per capitolo, le spese e le condizioni più gravose per ogni tipo di operazione o servizio bancario: dai giorni di valuta degli assegni alle commissioni per i bonifici; dalle spese per i fidi a quella per la custodia di valori mobiliari; dagli scoperti alle operazioni di conto corrente, compresi canone mensile, domiciliazioni, spese di chiusura. Così fanno 138 banche, 47 casse di risparmio, 79 finanziarie e 86 cooperative di credito?.Ma l?ultima lezione dalla Spagna è arrivata giovedì scorso, quando un nuovo regolamento ministeriale ha obbligato i 50.500 sportelli automatici ad indicare sullo schermo se le operazioni di prelievo o di consultazione hanno un costo. Entro 6 mesi i bancomat dovranno segnalare le commissioni massime tra reti diverse. E, nel caso si operi sullo sportello automatico della propria banca,precisare la commissione esatta per ogni operazione.? Adusbef, effettuando il consueto monitoraggio su 53 siti internet delle maggiori banche (da San Paolo-Imi ad Intesa,da Capitalia passando per Unicredit,BNL,Popolare di Sondrio,Vicenza,Ravenna, Cremona, ecc.,ha cercato invano di conoscere le condizioni economiche offerte per i conti correnti normali,i costi e le condizioni applicate alla clientela,i tassi di interesse,ecc. Alcune banche si limitano a pubblicizzare le caratteristiche di particolari conti a costo fisso; perfino Banca Etica,è avara di informazioni specifiche sul servizio di conto corrente e sui servizi accessori. L?unica sorpresa positiva è costituita da Banca Sella,che pubblica sul suo sito le integrali informazioni sulla trasparenza bancaria presenti in agenzia. Ed è una vergogna,un vero e proprio sconcio, che le istruzioni di vigilanza della Banca d?Italia in vigore dal 1 ottobre 2003,mentre hanno introdotto un ?pizzo? sulla trasparenza da pagare per la modulistica precontrattuale, non abbiano previsto,così come negli USA ed in Spagna,un pubblico ed aggiornato monitoraggio, sottratto alla volontarietà delle singole banche,sui costi e le condizioni applicate alla clientela.

10/11/2003

Documento n.3553

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