Banche italiane con gli utili più alti in Europa. Chissà perché?

in Comunicati stampa
COMUNICATO STAMPA BANCHE: SECONDO UNA RICERCA DI MEDIOBANCA LE ITALIANE,NONOSTANTE PARMALAT E CIRIO, HANNO CONSEGUITO GLI UTILI PIU? ELEVATI D?EUROPA ! LA RICERCA DIMENTICA DI QUANTIFICARE SIA GLI AUMENTI, CHE LE BANCHE ITALIANE HANNO PRATICATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI SU COSTI E COMMISSIONI, CHE LE SPESE DI GESTIONE DEI CONTI CORRENTI TRA I PIU? ELEVATI D?EUROPA. RAFFICA DI RINCARI IN GAZZETTA PER CENTINAIA DI BANCHE: DOPO IL PIU? 25 PER CENTO DEGLI ULTIMI 2 ANNI, CHE HANNO TRASFERITO CIRCA 7 MILIARDI DI EURO DALLE TASCHE DEI CONSUMATORI A QUELLE DELLE BANCHE,AUMENTA IL COSTO DEL DENARO ! Nonostante Parmalat,Cirio,Giacomelli,Bipop-Carire,Argentina e la lunga catena di dissesti finanziari che hanno coinvolto 830.000 risparmiatori per un controvalore di 37 miliardi di euro,le grandi banche italiane hanno fatto meglio dei colossi europei,hanno cioè realizzato ?secondo la ricerca R&S Mediobanca- utili stratosferici, con percentuali dei profitti sui ricavi pari al 14,8 per cento,contro una media del 12,2 per cento. Mediobanca dimentica di quantificare però, nella sua lodevole ricerca che mette a confronto le grandi banche mondiali, i costi dei servizi e le relative commissioni,che specie in Italia,hanno raggiunto proporzioni esorbitanti,con politiche così predatorie da rendere proibitivo la semplice tenuta di un conto corrente,che con solo 11 operazioni mensili costa (va) 503 euro l?anno,spese inimmaginabili in tutti gli altri Paesi dell?UE. Solo nell?ultimo mese, gli ?annunci commerciali? pubblicati in Gazzetta,evidenziano lo stato brado del settore creditizio. Riportiamo alcuni dati: - Tassi. Aumento generalizzato dei tassi passivi per la clientela tra lo 0,25 e lo 0,50 per cento; il top rate ha ormai raggiunto il 13,75 ? 14 per cento. Diminuzione altrettanto generalizzata dei tassi attivi: ormai, il tasso standard ha raggiunto lo 0,01 per cento. - Commissioni di massimo scoperto:spesso lo standard è 1,5 per cento (Banca Meridiana) [GU 27.2.04] - Recupero spese postali: in media tra 2 e 3 euro: Banca delle Marche passa da ? 2,48 ancorando il recupero al costo di una Raccomandata con avviso di Ritorno pro tempore. [GU 19.2.04]. - Spese per singola scrittura: ormai abbiamo superato la soglia di 2 euro. - Conti correnti con spese forfettarie: Bipop passa a ? 50 i conti con spese inferiori ed aumenta di ? 25 quelli con spese uguali o superiori a 50 euro. [GU 23.2.04] - Libretti di risparmio (simbolo del piccolo risparmio) e certificati di deposito: un libretto costa da 5 a 10 euro l?anno; le spese unitarie (finora gratis, 1 euro ad operazione); 10 euro per l?estinzione o per accendere un certificato di deposito; mentre la Banca Popolare di Milano impone 1,5 euro per recupero spese invio di comunicazioni. [GU 25.2.04] -Valute: da 5 a 6 giorni per accreditare assegni piazza e circolari; 10-11 giorni per i fuori piazza; -bancomat e pagamento utenze: anche 2,50 euro per prelevare al bancomat presso altri istituti,da aggiungere a 2 euro in media per registrare l?operazione; da 3,50 a 4 euro per pagare le utenze; Nuove norme di trasparenza: la Banca di Credito cooperativo del Veneziano impone 10 euro per consegnare copia del contratto che il cliente intende consultare prima della firma. [GU 24.2.04]. Mentre la Cassa Vestenanova addebiterà 3 euro per ?Adempimenti di trasparenza.? (GU 28.2.04). - anatocismo: la Banca Popolare di Mantova avvisa [GU 18.2.04] che le spese di liquidazione trimestrali per i conti affidati ?passano a 9 euro trimestrali (? 3 al mese) con modifica della base di calcolo da trimestrale a mensile?. Forse è il primo esempio di anatocismo mensile. - spigolature: 150 euro per spese trimestrali di tenuta conto; commissione per gestione partite da sistemare: 5 euro per carico; 5 per scarico; 1 euro per spese produzione ed invio documento di sintesi; commissione per conti sconfinati da 5 a 15 euro; 1 euro per emissione di ogni comunicazione di legge. Il ?carobanca? è diventato un?emergenza nazionale che oltre a far aumentare l?inflazione, contribuisce ad alleggerire il potere di acquisto delle famiglie. Adusbef confida nel cambio della guardia alla Vigilanza della Banca d?Italia con il ritorno del dr. Desario per contrastare un fenomeno di vessazione continua ed incontrastata dei consumatori, se non di vera e propria rapina a danno dei cittadini.

23/03/2004

Documento n.3838

Sostieni i consumatori, sostieni ADUSBEF!

Puoi sostenere ADUSBEF anche attraverso il 5 x 1000: in fase di dichiarazione, indica il codice fiscale 03638881007

Informativa sull'uso dei Cookies

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.OK