BANCHE: IL BEFFARDO DECRETO DEL GOVERNO PER RISARCIRE LE VITTIME, RESTRINGE ANCORA I RIMBORSI AUTOMATICI DESTINATI PER L'80% SOLO PER GLI ACQUISTI DIRETTI. UNA FOLLIA,COME L'ISTANZA DA PRESENTARE ENTRO 4 MESI, INNUMEREVOLI DOCUMENTI, PENA LA DECADENZA

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

BANCHE: IL BEFFARDO DECRETO DEL GOVERNO PER RISARCIRE LE VITTIME, RESTRINGE ANCORA I RIMBORSI AUTOMATICI DESTINATI PER L’80% SOLO PER GLI ACQUISTI DIRETTI. UNA FOLLIA,COME L’ISTANZA DA PRESENTARE ENTRO 4 MESI, INNUMEREVOLI DOCUMENTI, PENA LA DECADENZA

  Oltre ai 35mila euro di reddito o ad un massimo di 100mila euro di patrimonio mobiliare, i rimborsi previsti da un beffardo decreto del governo, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, prevede di indennizzare, con quegli stessi criteri umanitari paventati a caldo dal ministro Padoan ma poi esclusi, gli espropriati  di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e CariFerrara Banche soltanto per coloro che hanno effettuato acquisti diretti delle obbligazioni subordinate nelle banche.

     Ammessi  coloro che hanno acquistato le obbligazioni subordinate "nell'ambito di un rapporto negoziale diretto con la Banca in liquidazione che li ha emessi"; esclusi dai rimborsi automatici per il valore dell’80%, riducendo ancora la platea di 130.000 famiglie truffate da Bankitalia e dallo Stato, tutti coloro che hanno effettuato acquisti sul mercato secondario o tramite intermediari, come altre banche o broker.

   Mentre il decreto del 22 novembre 2015 ha provveduto ad azzerare i risparmi di 130.000 obbligazionisti subordinati e azionisti forzati, costretti a diventare soci delle banche pena la mancata concessione di fidi, prestiti, mutui, il decreto del governo pubblicato ieri (che contiene ulteriori misure a favore delle banche sul: a) pegno mobiliare non possessorio;  b) disposizioni in materia di espropriazione forzata; c) modifiche alla legge fallimentare), impone agli espropriati tutta una serie di documenti ed adempimenti  assurdi, da presentare al Fondo di solidarietà entro 4 mesi, pena la decadenza.

   Al capo 2 articolo 8 infatti, gli espropriati sono obbligati a presentare al Fondo di Solidarietà, entro 4 mesi da ieri (quindi entro il 3 settembre 2016), una istanza che pregiudica il ricorso all’arbitrato, corredata da tantissimi documenti quali:

patrimonio mobiliare al 31.12.2015; corrispettivo pagato per l’acquisto dei beni; contratto di acquisto dei titoli subordinali; moduli di sottoscrizione o di acquisto; attestazione degli eseguiti; copia della richiesta di pagamento; dichiarazione sulla consistenza patrimoniale.

Oltre ad aver subito una vera e propria truffa con l’esproprio criminale del risparmio, costato sudore e sacrifici, il governo impone ulteriori ed umilianti gironi infernali a quel 6% dei risparmiatori su 130.000 che potrebbero essere indennizzati, per acquisire documenti che le banche hanno già da tempo nelle custodie titoli, che potrebbero essere perfino soggetti (su questo il decreto non dice nulla), a versamento di commissioni. Complimenti ad un governo, che invece di tutelare il risparmio, difende gli interessi delle banche, umiliando, vessando e beffando i risparmiatori, colpevoli di essersi sacrificati. 

 

05/03/2016

Documento n.10311

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