Banche. Costi e commissioni dei servizi bancari: ben oltre la remunerazione. Non seguite i consigli del dott. Zadra

in Comunicati stampa

BANCHE: SCENDONO SOTTO L?1 PER CENTO I TASSI MEDI SUI DEPOSITI, AUMENTATI A DISMISURA I COSTI DI GESTIONE DEI CONTI CORRENTI, ARRIVATI A 431 EURO L?ANNO CON SOLO 11 OPERAZIONI MENSILI. MENTRE IL TUS BCE E? AL 2 PER CENTO,IL PRIME RATE ABI E? AL 7,125 PER CENTO ED IL TOP RATE MEDIO FISSATO DALLE BANCHE E? AL 13,750 ! I RISPARMIATORI NON ASCOLTINO I CONSIGLI DELL?ABI: RISCHIANO DI CADERE DALLA PADELLA (DELLE BANCHE) ALLA BRACE (DEI FONDI) SEMPRE CONTROLLATI E (MAL) GESTITI DALLA STESSE BANCHE !

Il direttore generale dell?ABI Giuseppe Zadra,per giustificare la discesa dei tassi sui depositi arrivati sotto l?1 per cento ed i continui rincari degli elevatissimi costi di gestione dei conti correnti, arrivati a 431 euro l?anno (con solo 11 operazioni mensili),come dimostra l?ultima ricerca Adusbef, ha affermato ?spassionatamente?: ??.che tenere i soldi fermi sul conto non ha senso,è un?anomalia tutta italiana,le famiglie devono capire che i soldi non si devono tenere fermi,ma devono essere investiti in forme alternative,dai titoli di Stato ai Fondi?.?. Anche i rendimenti dei titoli di stato, a causa della diminuzione del costo del denaro, sono scesi per la prima volta sotto il tasso di inflazione (ed è un bene per lo Stato che deve pagare minori interessi, ma non lo è per i risparmiatori che hanno minori introiti che sottraggono ai consumi), mentre il prime-rate Abi,fissato al saggio del 7,125 per cento dal 30 giugno u.s. (5,125 punti in più del tasso di riferimento della BCE),il Top Rate medio delle banche,inchiodato al 13,750 ed i tassi medi sul credito al consumo (in media al saggio del 14,17 per cento),non hanno rispettato la stessa dinamica della discesa del costo del denaro per l?inefficienza e mancata concorrenza delle banche. Ma ascoltare gli ?spassionati? consigli dell?Abi ad investire nei Fondi Comuni, la cui stragrande maggioranza è posseduta dai primi 5 gruppi bancari italiani,le cui ?performance? hanno conseguito gestioni disastrose, con perdite pari a 29 miliardi di euro nell?ultimo anno, a fronte di commissioni pari a 4,7 miliardi di euro, significa cadere dalla padella delle banche, alla brace dei fondi con i cosiddetti ?professionisti del risparmio gestito? che sono riusciti a realizzare perdite superiori rispetto ai singoli risparmiatori che hanno investito i propri capitali nei titoli pubblici. Mentre i costi di gestione di un conto corrente bancario non in convenzione, con 11 operazioni mensili,è arrivato alla considerevole somma di 431,40 euro l?anno. Adusbef ha calcolato che dall?inizio dell?anno i servizi bancari annessi ad un conto corrente sono cresciuti di circa il 10 per cento, tanto da portare a 431,40 euro ( 835.306 vecchie lire) le spese vive da affrontare avendo un conto bancario usato con molta parsimonia,ossia 11,5 operazioni mensili,per un totale di 138 operazioni l?anno. Nella valutazione Adusbef, è stata esclusa l?effettuazione di: bonifici (costo medio 6,50 euro), ordini permanenti, pagamenti utenze per cassa ( costo medio 3,5 euro), l?apertura di una custodia titoli, l?uso della carta di credito (12 operazioni annuali per addebito dell?estratto conto mensile). Non abbiamo inoltre considerato alcun invio di comunicazioni dalla banca al cliente come, ad esempio, le contabili per accredito di emolumenti (costo medio 1,5 euro), né il pagamento delle rate dei mutui (costo medio 3,5 euro). Per dare la migliore possibilità di scelta, Adusbef ha effettuato una comparazione dei costi di gestione di un conto corrente bancario con quelli di un conto corrente postale utilizzato allo stesso modo del primo: 30,99 euro l?anno (per le prime 60 operazioni, dal costo unitario di 0,52 euro, mentre ulteriori operazioni sono esenti); a tale spesa vanno sommate le 12 operazioni bancomat presso sportelli bancari,dal costo unitario di 1,55 euro (per i prelievi presso gli sportelli postali non si paga nulla) più i 25,56 euro di bollo sull?estratto conto. Per un totale annuo di 75,15 euro (145.510 vecchie lire). Le poste battono le banche in convenienza,mentre devono migliorare la qualità e l?efficienza dei servizi erogati. Tabelle di confronto in "Argomenti correlati"

29/07/2003

Documento n.3386

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