ANAS: BUONA NOTIZIA PER I CONSUMATORI LE DIMISSIONI DI CIUCCI ALLA ASSEMBLEA DI MAGGIO. DOPO I CROLLI DI PONTI E VIADOTTI, LE VORAGINI, LE DENUNCE SU

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COMUNICATO STAMPA

 

ANAS: BUONA NOTIZIA PER I CONSUMATORI LE DIMISSIONI DI CIUCCI ALLA ASSEMBLEA DI MAGGIO. DOPO I CROLLI DI PONTI E VIADOTTI, LE VORAGINI, LE DENUNCE SU SPESSORE DEL CEMENTO INCHIESTA DI REPORT, UN ATTO DOVUTO.

 

   Una buona notizia per i consumatori le dimissioni di Pietro Ciucci dall'Anas, il cui mandato è stato rimesso nelle mani di Graziano Delrio, dopo un faccia a faccia con il neo-ministro. Ciucci è presidente del Cda di Anas dal 20 luglio 2006, dall’agosto 2011 è stato nominato dal Mef amministratore unico, dall'agosto 2013, l'assemblea lo ha di nuovo nominato presidente con funzioni di amministratore delegato. 

  L'Anas è al centro di grandi polemiche, specie negli ultimi mesi,  con le infinite criticità della rete stradale italiana che hanno riguardato in particolare la Sicilia, con il viadotto Scorciavacche, crollato nella Palermo-Agrigento a una settimana dall'inaugurazione senza il previsto collaudo, e la chiusura del tratto di autostrada che collega Palermo con Catania per il cedimento di un pilone, a causa di una frana, con i danni derivati dal fatto che l'isola è rimasta tagliata in due.

   L’inchiesta di Report andata in onda domenica 12 aprile su Rai3, ha messo in luce episodi sospetti di mala-gestio, come nel caso del racconto di un operaio che ha lavorato alla costruzione della galleria La Franca sulla statale Foligno-Civitanova “La copertura del getto finale era povera. Non c’era la copertura necessaria”. Sulla statale Foligno-Civitanova, tra l’Umbria e le Marche, con apertura al traffico prevista nei prossimi mesi, secondo testimonianze: «dovrebbero esserci dai 50 ai 60 centimetri di spessore, e invece sulla galleria di spessore ce ne è dai 12 ai 20 centimetri». Testimonianza che confermerebbe quanto già detto da un altro operaio intervistato da Report, «Abbiamo costruito con meno cemento»

    L’Anas, un’azienda pregna di pensionati, a cominciare dal presidente, Pietro Ciucci, andato in pensione  nel settembre 2013, subito dopo aver ottenuto dal governo la riconferma alla guida dell’azienda pubblica delle strade, annovera circa 160 persone entrate in azienda, aggirando il divieto di assunzioni nelle società pubbliche, molti dei quali pensionati Anas, che potevano usufruire –secondo le testimonianze di Report- di incarichi ben retribuiti su nomina di Ciucci alle commissioni di collaudo.

  Come rilevato da una inchiesta giornalistica, centosessanta neoassunti non sono uno scherzo in una società di 6mila dipendenti e circa 200 dirigenti e in un momento di vacche magre come questo per le casse pubbliche e la stessa Anas, anche perché tutti insieme quei 160 signori costano quasi 6 milioni di euro, a molti dei quali vengono riservati posti di pregio e lauti compensi.

   Adusbef e Federconsumatori, che già nel 2006 avevano criticato la nomina di Ciucci all’Anas in conflitto di interessi, (direttore finanziario dell`Iri, amministratore delegato della Stretto di Messina, uno dei massimi artefici di quelle privatizzazioni, tra le quali la Società Autostrade, che ha sostituito monopoli pubblici a monopoli privati, che hanno stangato milioni di consumatori con aumenti tariffari superiori all`inflazione a prescindere dagli investimenti), nel plaudire alle forzate dimissioni che tuttavia, dopo l’inchiesta di Report  dovevano avvenire subito e non tra un mese, si riservano ulteriori iniziative anche di ordine giudiziario, nella gestione poco trasparente di un’azienda pubblica importante per l’economia italiana.

 

                                                       Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

Roma, 13.4.2015

13/04/2015

Documento n.10048

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