ADUSBEF CONTRARIA A NORMA RICATTATORIA SULLA RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI. DAREBBE ARMA DI RICATTO IN MANO AI POTENTATI,COME PROFUMO DI GALERA

in Comunicati stampa

ADUSBEF CONTRARIA A NORMA RICATTATORIA SULLA RESPONSABILITA’ CIVILE DEI GIUDICI. Adusbef, grata al PM Alfredo Robledo, che ha chiesto il rinvio a giudizio per un abuso di diritto di Unicredit, ha dato mandato agli avv. Antonio Tanza,Lucio Golino e Marisa Costelli di chiedere la costituzione di parte civile nel processo penale che vede alla sbarra il signor Alessandro Profumo ed altre 19 persone con l’ ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta aggravata da ostacolo alle indagini e, in particolare, ha contestato agli indagati di "avere, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in concorso e previo accordo tra loro, nelle rispettive qualità sopraindicate, al fine di evadere le imposte sui redditi e cagionando un danno patrimoniale di rilevante gravità, costruito una struttura complessa e artificiosa, predeterminata in ogni sua articolazione, così da non comportare alcun rischio economico o finanziario, unicamente volta a generare, sotto il profilo della rappresentazione contabile, proventi nella forma di interessi, che artatamente invece prospettavano dividendi ai fini della imponibilità fiscale, prevista solo nella misura del 5% del loro ammontare lordo". Inoltre, questi potenti indagati, banchieri padroni dell’Universo, avrebbero "falsamente rappresentato nelle scritture contabili dapprima e nelle dichiarazioni dei redditi poi, in conseguenza, la natura fiscale dei proventi conseguiti da Unicredit Corporate Banking, Unicredit Banca e Unicredit Banca di Roma, qualificandoli come dividendi invece che come interessi attivi, così conseguendo un'indebita esclusione dal reddito imponibile di una quota pari al 95% di tali proventi". Anche alla luce di questi processi delicati a carico di potentati economici e banchieri, introdurre nell’ordinamento la responsabilità civile dei magistrati, rappresenta una intimidazione verso quei giudici che indagano sui potenti, i quali già in grado di scegliersi i migliori avvocati per difendersi dalle accuse, potrebbero usare questa arma impropria, che Adusbef chiama “ricatto” ,per impedire alle toghe di affrontare processi di abuso di diritto e di frodi fiscali contro le gravissime malefatte di banche,banchieri,monopoli e cartelli. Adusbef si batterà a fianco dei giudici, per impedire che una norma incostituzionale approvata ieri dalla “casta politica” in cerca dell’impunità, per ricattare i magistrati possa trovare spazio nell’ordinamento anche con ricorso alla Corte Costituzionale. 3 febbraio 2012

04/02/2012

Documento n.9132

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