ADUSBEF: COMPIE OGGI 26 ANNI E MALGRADO I TENTATIVI DI BANCHIERI E POTENTATI DI SPEGNERNE LA VOCE,CONTINUERA' A BATTERSI A TUTELA DIRITTI E LEGALITA’.

in Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA

ADUSBEF: COMPIE OGGI VENTISEI ANNI E CONTINUERA’ A BATTERSI A TUTELA DEI DIRITTI E LEGALITA’.

    Adusbef, associazione a difesa dei consumatori e degli utenti, particolarmente specializzata nel settore bancario e finanziario costituita il 13 maggio 1987 per atto del notaio Di Stefano in Roma, Via Farini, continuerà a battersi a tutela dei diritti e della legalità, nonostante potentati economici e pseudo autorità di vigilanza, come Consob e Bankitalia, stiano cercando con tutti i mezzi di farla chiudere, perché unica voce scomoda fuori dal coro, che lotta contro le malefatte bancarie e finanziarie e la consolidata cricca dei distratti controllori. In questi ventisei anni, Adusbef è stata in prima linea nel denunciare un sistema bancario arrogante ed esoso, con i costi dei conti correnti più cari d’Europa pari a 295,66 euro contro una media di 114 euro dei 27 paesi Ue ed i tassi dei mutui più elevati di 131 punti base, che scippa ai giovani prima casa 27.000 euro per ogni mutuo trentennale di 100.000 euro; la fiorente attività di capitalizzazione degli interessi ‘anatocistici’ vietata dal codice civile ma consentita dagli ‘usi bancari’.    Adusbef ha denunciato il sistema colluso dei controlli, che ha generato il diffuso fenomeno del “risparmio tradito”, con circa 1 milione di risparmiatori frodati ed oltre 50 miliardi di euro bruciati; le agenzie di debiti,i predoni degli indebitati che estorcevano denaro ad un esercito di debitori, arrestati poi dai Pm della Procura di Milano per associazione a delinquere; la truffa dei derivati, appioppati dalle banche a fior di imprese fatte fallire ed Enti locali fatti indebitare per decenni, anche con sistemi di corruzione, subendo la rappresaglia della Consob, che sanzionò l’associazione invece dei banchieri truffatori.    Su iniziativa dell’ADUSBEF, sono nate inchieste giudiziarie storiche contro le carte revolving usurarie, distribuite dall’American Express; le indagini delle Procure della Repubblica contro derivati avariati e tassi da strozzinaggio con primarie banche indagate; la manipolazione dei tassi Euribor, che hanno provocato un danno di 3,5 miliardi di euro ai debitori a tassi indicizzati; il processo ai colossi mondiali del rating come Moody’s (per il quale è stata chiesta l’archiviazione), Fitch e Standard & Poor (per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per manipolazione di mercato ed artifici informativi, che hanno danneggiato l’Italia con 120 miliardi di euro quantificati dalla Corte dei Conti) da parte della Procura di Trani, il cui dibattimento del PM Michele Ruggiero, inizierà il 18 giugno 2013.    Adusbef, parte civile in quasi tutti i processi penali contro banche e finanziarie che riguardano truffe ed abusi a danno del mercato e dei risparmiatori, non si stanca di denunciare gli omessi controlli di distratte autorità vigilanti, in particolare sulle operazioni Mps, sia per lo scandalo derivati, sia per il nulla osta per l’acquisizione di Banca Antonveneta, chiedendo di accertare le ragioni che hanno indotto Bankitalia e Consob a non vedere, né verificare nei bilanci Mps, ricoperture rischiose in prodotti derivati, e se tali poste contabili fossero state segnalate nei bilanci, da parte del collegio sindacale e società di revisione contabile.    In ventisei anni sempre a schiena dritta e con una schiera di avvocati (173) specializzati nel settore bancario guidati dall’avv. Antonio Tanza, abbiamo tutelato decine di migliaia di risparmiatori nei processi, con migliaia di sentenze di Tribunale, Corti di Appello, Cassazione a Sezioni Unite, ben 4 sentenze della Corte Costituzionale, che ha annullato norme di legge, confezionate sotto diretta dettatura dei banchieri a governi di centro destra e di centro sinistra, ultima il Milleproroghe 2010, epilogo definitivo di una lunga ed ultradecennale battaglia intentata dall’Adusbef contro la protervia delle banche, che dopo aver ottenuto numerose pronunce a favore dei correntisti, su una prassi illegale usuraria pur vietata dall’art.1283 del codice civile, con sentenza di Cassazione del 2.12. 2010, riteneva di aver posto fine al lungo contenzioso.    Corte Costituzionale, Presidente Alfonso Quaranta, Relatore Alessandro Criscuolo, con la Sentenza n. 78 del 2 aprile 2012, dichiarando incostituzionale l'art. 2 comma 61°, Legge 10/2011, di conversione del D .L. 29 dicembre 2010, n. 225, con cui il precedente Governo, decideva di cancellare con un “colpo di spugna” gli effetti della sentenza n. 24418, emessa dalle Sezioni Unite di Cassazione il 2 dicembre 2010 sull’anatocismo (capitalizzazione trimestrale dell’interesse), che riconosceva al correntista debitore il diritto di recupero, dalla data di inizio del rapporto e sino alla chiusura, di tutti gli indebiti pagamenti ricevuti dalla banca con gli addebiti trimestrali di illecite competenze, aveva riaperto la speranza per migliaia di consumatori vessati, taglieggiati ed usurati dalle banche con il concorso del controllore (Bankitalia).  Cercheremo di resistere ai tentativi di chiudere l’attività dell’Adusbef, che – tanto per cambiare- vedono come mandanti i banchieri adusi a comperare il silenzio ed in caso di rifiuto a contrastare con tutti i mezzi le associazioni scomode, che denunciano usi, abusi ed ordinari soprusi, e come esecutori Consob e Bankitalia, lese nella loro maestà di distratti “capetti” perché citate in Tribunale per l’omessa vigilanza, sul crack del Monte dei Paschi di Siena e Deiulemar, potendosi configurare, a carico delle stesse, gravi ipotesi delittuose.

 

                                                                                                                                                                                                                      

13/05/2013

Documento n.9398

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