ACQUA: REFERENDUM VINTO DAI CITTADINI, MA AUTORITA' ENERGIA AGISCE COME SE NON CI FOSSE MAI STATO, ADDOSSANDO 130 EURO ANNUI DEI COSTI DI INVESTIMENTI

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COMUNICATO STAMPA

 ACQUA: REFERENDUM VINTO DAI CITTADINI, MA AUTORITA’ ENERGIA AGISCE COME SE NON CI FOSSE MAI STATO, ADDOSSANDO 130 EURO ANNUI DEI COSTI DI INVESTIMENTI SULLE BOLLETTE, CHE SPETTANO INVECE ALLE AZIENDE IDRICHE.

    L’Authority senza autorità del gas ed energia (Aeeg), ignorando totalmente i risultati del referendum del 12 e 13 giugno 2011, con 26 milioni di cittadini che votarono contro la privatizzazione di un bene comune come l’acqua, continua a stangare i consumatori deliberando aumenti e rincari sulle bollette, attribuendo tali oneri impropri alla ‘ripresa degli investimenti’ delle aziende idriche, che non si comprende perché devono essere sopportate dalle famiglie.

   Su oltre 34 milioni di italiani, l’Authority senza autorità del presidente Bortoni, ha deliberato stangate tariffarie per oltre 4,5 miliardi di euro, con un aggravio pro capite sulle bollette 2014-2015 di oltre 130 euro a famiglia, per finanziare gli investimenti di  nuove infrastrutture, che in un regime di libero mercato spettano esclusivamente alle imprese, aduse in Italia a pubblicizzare le perdite   privatizzando sempre i profitti, con il concorso di governi e contigui controllori.

   Resta inaccettabile il metodo tariffario definito dall’Autorità  basato sul cosiddetto ‘full cost recovery‘, ovvero sul pieno riconoscimento dei costi, che addossa alle famiglie ed ai consumatori oneri per la remunerazione del capitale, bocciato a stragrande maggioranza dagli italiani che avevano considerato l’acqua un inalienabile bene comune pubblico, non soggetto ai profitti privati.

    Con l’aggravante di un governo di Matteo Renzi a braccetto con le imprese idriche, che sono riuscite a far approvare il 13 novembre 2014, nel silenzio complice dei ministri  Gian Luca Galletti all’Ambiente e Maurizio Lupi alle Infrastrutture, un "collegato ambiente" che ha abrogato una norma che impediva di staccare l' acqua agli utenti morosi, per la felicità delle multinazionali che erano state sconfitte da un partecipato referendum popolare.

    Un comportamento doppiamente inaccettabile, sia quello dell’Authority che addossa alle famiglie stangate tariffarie di 130 euro sulle bollette per gli investimenti delle idrovore idriche, che di un  Governo complice che affama ed asseta gli indigenti travolti dalla crisi non in grado di pagare le bollette, togliendo loro la dignità e perfino il diritto all’esistenza, sacrificati e dati in pasto alle multinazionali, che devono fare profitti sulla pelle dei più poveri.

                                                                                                                     Elio Lannutti (Adusbef)

Roma, 24.11.2014

24/11/2014

Documento n.9902

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